wifiWi-fi pericoloso per la salute dei bambini? Vietato nelle scuole di Borgofranco (Ivrea), e scoppia la polemica. Wi-fi spento nelle scuole del Comune di Borgofranco, in Provincia di Ivrea: a volerlo è il Sindaco Livio Tola ed è stata la Giunta a deliberare a favore del cablaggio della linea, temendo che le onde elettromagnetiche siano causa di danni alla salute degli alunni.

 

La decisione ha subito scatenato polemiche, dividendo la popolazione tra favorevoli e contrari. Un’azione decisamente controtendenza: di recente il governo ha approvato i finanziamenti, sorretti da fondi europei, per lo sviluppo e l’ampliamento delle reti informatiche nelle scuole. “Non siamo contrari alla tecnologia”, ha dichiarato Tola, motivando la sua come una scelta precauzionale.

 

Ma la diffusione del Wi-Fi può far male alla salute, come teme il preside di una scuola torinese che l’ha vietato? No, almeno secondo quanto è noto alla scienza. In primo luogo è stata l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ad affermare come non vi siano evidenze scientifiche di possibili danni alla salute in seguito all’esposizione a campi elettromagnetici a radiofrequenza generati da sistemi di comunicazione Wi-Fi.

 

La decisione di togliere il wireless nelle scuole è maturata a settembre, con l’inizio dell’anno scolastico. «Bisognava sistemare i laboratori – spiega il primo cittadino, che lavora come agente di polizia locale in Val d’Aosta – e anche la nostra scuola aveva recepito l’obbligatorietà di usare il registro elettronico. Ho deciso di adottare il principio di precauzione. Ci sono studi che minimizzano il problema. Altri fanno terrorismo, ma le ipotesi sono preoccupanti».

 

La questione del Wi-Fi nelle scuole è un tema caldissimo in tutta Europa, perché effettivamente molti ricercatori consigliano di ridurre l’esposizione dei bambini alle radiazioni elettromagnetiche. Proprio a maggio 2015, 209 scienziati di 39 nazioni diverse hanno fatto appello alle Nazioni Unite per far introdurre linee guida più restrittive sui campi elettromagnetici e le tecnologie wireless.

 

In Italia sono nate associazioni di quanti sostengono di soffrire della malattia che li renderebbe intolleranti a cellulari e alla rete Wi-Fi. Secondo quanto riferisce Paolo Orio, vicepresidente dell’associazione italiana elettrosensibili (Aie), ha detto al Corriere della Sera, solo in Lombardia i malati sarebbero oltre 300mila. Numeri che purtroppo sono mere stime.

 

Nel 2012 il Codacons lanciò l’allarme sul possibile superamento dei limiti definiti dalla legge per quanto riguarda l’esposizione alle onde magnetiche ed elettromagnetiche nei treni che mettono a disposizione il wi-fi, diventando quindi potenzialmente dannosi per la salute dei passeggeri.

 

Il dibattito comunque rimane aperto? Il wi-fi nelle scuole fa male alla salute dei bambini? O tutto questo è mero allarmismo ingiustificato?