web sentiment analysis PAL’Agenzia per l’Italia digitale ha annunciato l’avvio di una sperimentazione che potrebbe, nel lungo termine, rivoluzionare il rapporto sul web tra cittadini e pubblica amministrazione.


 

Una piattaforma di web analytics dedicata alle esigenze specifiche delle principali tipologie di siti web della Pa italiana che permetterà di eseguire l’analisi del comportamento degli utenti che visitano i portali pubblici finalizzata a guidare le conseguenti azioni di ottimizzazione basate sui dati al fine di assicurare ai cittadini una fruizione ottimale delle informazioni e dei servizi erogati.

 

L’obiettivo principale è sostenere, promuovere e sviluppare l’uso consapevole e appropriato dei social media e di tutti i nuovi mezzi di comunicazione; diffondere la cultura della democrazia in Rete, per una corretta informazione e comunicazione e come forma di contrasto delle fake news o dell’hate speech; migliorare il rapporto tra enti e aziende pubbliche e cittadini con una comunicazione sempre più chiara, trasparente, immediata e partecipativa.

 

Il progetto si colloca nel solco delle analisi di performance di un ambiente web, che è universalmente considerato tra gli specialisti e gli addetti ai lavori come un’attività cruciale per comprendere in che maniera un sito, o in generale un servizio digitale, rispondano ai bisogni degli utenti.

 

Dal punto di vista legislativo già la Legge 150/2000 invitava le PA a sviluppare relazioni bi-direzionali con cittadini e imprese, grazie a opportunità di partecipazione e accesso agli atti pubblici. Negli ultimi anni la normativa si è adeguata ancor di più alle nuove tecnologie: la disciplina in materia di trasparenza, con l’applicazione degli obblighi previsti dal decreto 33/2013 , è caratterizzata da una complessa serie di obblighi di pubblicazione e ulteriormente arricchita dal D. Lgs. 97/2016, con l’introduzione dell’istituto dell’accesso generalizzato.

 

In questo senso i Social sono molto utili: i primi passi ad essersi rivelati vantaggiosi sono quelli mossi dalle PA su Facebook e Twitter. la diretta sui canali ufficiali ha spesso permesso di gestire eventi ed emergenze; su Instagram, dove la promozione dei territori ha grande seguito. Ma anche WhatsApp e Telegram, se usati come urp o call center, riducono il numero di telefonate e reclami.

 

Ma qual è la situazione attuale nelle PA? L’investimento in attività social da parte della PA è in crescita sì, ma lentamente. Ad esempio la presenza social dei comuni italiani secondo l’Anci (Associazione Comuni Italiani) è ancora molto bassa: solamente il 6% circa degli oltre 8mila Comuni italiani possiede un account sui principali social network.

 

Ciò nonostante le PA sempre più adottano una strategia Citizen-Centric, mediante la quale si impegnano a favorire maggiore trasparenza e facile accesso ai servizi pubblici secondo le esigenze del cittadino, malgrado questo richieda un maggiore sforzo in termini economici e organizzativi che nel lungo periodo si traducono in benefici per la collettività.

 

Per questo si rivela fondamentale lo strumento del sito web istituzionale e, per questo motivo la nuova sperimentazione passa attraverso un panel di circa 40 siti web, afferenti a ministeri, scuole, Agenzia nazionali ed enti locali, distribuiti su buona parte del territorio nazionale e selezionati per rispondere all’esigenza di far emergere e classificare i bisogni di analisi di traffico web di specifiche categorie di Pa.

 

Il passaggio risulta fondamentale, poichè secondo le nuove linee guida di design delle pubbliche Amministrazioni i siti web della PA devono esporre le informazioni in maniera chiara e uniforme al fine di facilitare l’orientamento del cittadino attraverso un’armonizzazione dei dati: il sito web istituzionale di un Ente è diventato lo strumento principale di informazione e comunicazione con il cittadino oltre che lo strumento primario per gli adempimenti normativi previsti per legge e di pubblicità legale.

 

Per tutti questi motivi alcune software house hanno applicato questa logica alla lettera per la realizzazione di siti web  delle pubbliche amministrazioni locali oltre che per aziende partecipate da enti pubblici. Fra queste aziende in Italia spicca la Datanet srl di Tremestieri Etneo, una tra le prime aziende, specializzata in servizi e progetti per la PA, ad attuare ed adeguare il prodotto “siti web” alla normativa sopra indicata.

 

Un esempio concreto di questo assunto può essere il sito web del Comune di Messina, è stato uno dei primi ad essere disposto secondo le nuove linee guida di design delle pubbliche Amministrazioni, sviluppato e ideato proprio dalla Datanet srl.

 

La soluzione offerta da Datanet si basa principalmente sui seguenti aspetti:

 

 

  1. Rispetto delle linee guida per i siti web PA previsti dall’art. 4 Direttiva n. 8 del 26/11/2009
  2. Rispetto delle linee guida di design emanate dall’AGID
  3. Amministrazione Trasparente conforme all’allegato 1 della delibera ANAC 1310/2016