sito webLa Pubblica Amministrazione, animata da un diffuso processo di trasformazione digitale, ha sempre più l’opportunità di ricorrere a strumenti idonei a offrire ai cittadini informazioni intelligibili, procurare servizi online efficienti, efficaci, in grado di realizzare economie e così rispondere alle attese di innovazione delle nuove generazioni.


 

I siti internet rappresentano questa occasione e al fine di consentirne una resa ottimale, sono state introdotte, su indicazione dell’Agid, norme e linee guida tese a costruire soluzioni adeguate sia per gli addetti ai lavori, per cui è ridotta sensibilmente la possibilità di errori od omissioni, sia per i cittadini che hanno modo di controllare l’operato dell’Ente in pochi click.

 

È necessario  innanzitutto rendere riconoscibili i siti e i portali delle PA attraverso la registrazione di un dominio “.gov.it” secondo quanto stabilito dalla Direttiva n.8/2009 del Ministro per la Pubblica Amministrazione. Altrettanto importante è attenersi ai contenuti che devono essere presenti all’interno dei siti e che nello specifico sono:

 

 

  1. PEC per permettere al cittadino di comunicare formalmente con la PA (riferimento normativo: art. 34 LEGGE 18 giugno 2009, n. 69)
  2. Partita IVA (riferimento normativo: art. 35 D.P.R. n. 633/1972 comma 1)
  3. Informativa trattamento dati personali attraverso il link “Privacy” (riferimento normativo: Decreto legislativo 30 giugno 2003, n.196)
  4. Collegamento in home page all’Albo Pretorio così che i cittadini possano visionare l’area dedicata alla pubblicità legale (riferimento normativo: art. 32 LEGGE 18 giugno 2009, n. 69)
  5. Amministrazione Trasparente, con relativo collegamento in home, che deve essere strutturata secondo l’allegato A del DECRETO LEGISLATIVO 14 marzo 2013, n. 33.

 

 

La costante alla base dei siti internet delle PA, è il principio della Trasparenza volto a garantire ai cittadini la possibilità di accedere a tutti i dati, documenti e servizi in modalità digitale così come fissato dalla Legge 7 agosto 2015, n. 124.

 

Proprio per assicurare una piena fruizione dei siti, è necessaria la loro conformità alle normative contenenti le disposizioni tese a favorirne l’Accessibilità. Tra i vari provvedimenti in materia, si evidenzia il Decreto Ministeriale 8 luglio 2005 recante “Requisiti tecnici e i diversi livelli per l’accessibilità agli strumenti informatici”, in particolare, l’allegato A: Verifica tecnica e requisiti di accessibilità delle applicazioni basate su tecnologie internet.

 

Agid, inoltre, nel luglio del 2016 ha redatto delle linee guida di design per i siti web della PA il cui scopo è quello di creare progressivamente un vero e proprio design system, ovvero una identità visiva uniforme per tutti i siti della Pubblica Amministrazione.

 

È di fatto un pressante invito (che presto assurgerà ad obbligo) a superare criticità e ritardi che molti, troppi comuni, regioni, scuole, aziende sanitarie presentano riguardo a fruibilità, accesso ai servizi, scambio di informazioni che i propri siti web dovrebbero invece garantire.

 

Portali spesso complessi, pasticciati, consultabili a fatica da smartphone, trascurati se non addirittura abbandonati a se stessi anche nelle sezioni più sensibili come trasparenza e anticorruzione, possono oggi essere emancipati attraverso una usabilità e un design semplice, immediato capace di consentire agli addetti ai lavori ed ai cittadini, anche a chi poco avvezzo alla navigazione in rete, di fornire e accedere ai contenuti istituzionali attraverso percorsi agevoli e responsive, vale a dire capaci di adattarsi alle diverse tipologie di schermi in uso.

 

Con i siti cambia anche il portale dell’Amministrazione Trasparente, pensato per favorire una più diffusa consultazione ai cittadini e, al tempo stesso, per consegnare a chi  ne ha la responsabilità, le condizioni migliori per il riempimento dei contenuti e per assicurare una corretta disponibilità dei dati in materia di anticorruzione; software house quali Golem hanno ragionato automatismi utili a impedire attraverso degli alert,  che le amministrazioni falliscano l’invio dei dati in formato XML all’ANAC.

 

Ben oltre un anno fa, l’Agid ha coinvolto i comuni di Venezia, Matera e Biella nel progetto pilota relativo alla realizzazione dei nuovi siti web e della relativa Trasparenza e nel corso del tempo altri comuni, attraverso le competenze delle software house, hanno sposato le linee guida proposte dall’Agenzia: è il caso di comuni demograficamente importanti come Messina; di valore storico e artistico come Bosa; di comuni consapevoli che a innovare e garantire massima trasparenza si rende ai cittadini un servizio prezioso, come Casal di Principe.

 

Comuni, questi ed altri, che hanno trovato in Golem e nei suoi partners soluzioni rapide, efficaci e di successo.

 

http://www.golemict.com/informatica/portale-comunale/