anticorruzione trasparenza paL’accesso generalizzato sarà effettivo dal 23 dicembre; l’Anci ha predisposto un vademecum operativo con indicazioni e i modelli utili a Comuni e cittadini. Entro il 23 dicembre 2016 tutte le pubbliche amministrazioni dovranno adeguarsi al D.Lgs. n. 97/2016, il decreto attuativo della riforma Madia, che introduce nel nostro ordinamento l’istituto anglosassone del Freedom of information act (il c.d. “Foia”), ossia l’accesso civico generalizzato.

 

 


 

“Il nuovo diritto di accesso civico, indirizzi procedimentali ed organizzativi per gli enti locali”. E’ questo il titolo del V quaderno della collana Anci dedicata ai manuali tecnici per gli amministratori locali. Un testo che analizza il decreto legislativo del 25 maggio 2016 n. 97, che tratta le disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, nella parte che riguarda l’accesso civico ovvero l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di rendere noti i documenti, le informazioni o i dati e al contempo il diritto, per chi ne fa richiesta, di richiedere tali documenti nel caso questi non siano stati pubblicati. Il Quaderno, che conta 29 pagine di approfondimenti, riferimenti legislativi e modulistica, tratta tutti gli aspetti della questione e rappresenta un valido strumento per amministratori e personale tecnico degli enti locali.

 

Il D.Lgs. 25 maggio 2016 n. 97 “Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell’articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” ha modificato ed integrato il D.Lgs. 14 marzo 2013 n. 33 (cd. “decreto trasparenza”), con particolare riferimento al diritto di accesso civico.

 

Il Consiglio di Stato nel parere reso sullo schema di decreto attuativo ha sottolineato come l’introduzione del nuovo accesso civico segni “il passaggio dal bisogno di conoscere al diritto di conoscere (from need to right to know) e rappresenta per l’ordinamento nazionale una sorta di rivoluzione copernicana, potendosi davvero evocare la nota immagine della pubblica amministrazione trasparente come una casa di vetro” (Cons. Stato, sez. consultiva, parere 24 febbraio 2016 n. 515/2016). In attuazione di quanto previsto dall’art. 5-bis, co. 6 del d.lgs. 33/2013, introdotto dal d.lgs. 97/2016, l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha predisposto uno schema di Linee guida – in Appendice – recanti indicazioni operative in merito alla definizione delle esclusioni e dei limiti previsti dalla legge al nuovo accesso civico generalizzato.

 

In allegato il manuale.