Trasparenza, l’Inail adotta il patto di integrità per tutte le procedure di gara

Approvato il 4 giugno con la determinazione del presidente Massimo De Felice, è uno degli strumenti che attuano le strategie di prevenzione della corruzione previste dal Piano nazionale dell’Anac (ex Civit) del settembre 2013 e costituirà una parte integrante dei contratti stipulati tra l’Istituto e gli operatori economici

Con la determinazione numero 149 del 4 giugno scorso, il presidente dell’Inail, Massimo De Felice, ha approvato il patto di integrità valido per tutte le procedure di affidamento contrattuale, che dovrà essere sottoscritto dai rappresentanti delle imprese che partecipano alle gare di appalto. Il patto di integrità costituirà una parte integrante dei contratti stipulati dall’Istituto e rappresenta una delle misure attuative delle strategie previste dal Piano nazionale anticorruzione approvato l’11 settembre dello scorso anno dall’Anac (ex Civit).

“Garantite pari condizioni di accesso agli appalti”. “Il patto di integrità – chiarisce Alessandro Pastorelli, responsabile anticorruzione dell’Inail – è finalizzato a realizzare strategie per la tutela della trasparenza e la creazione di ambienti sfavorevoli all’insorgenza di prassi illegali, garantendo pari condizioni di accesso a chiunque intenda prendere parte alle gare o agli appalti banditi dall’Istituto”.

Sancito un impegno reciproco di lealtà e correttezza. Con questo nuovo strumento si sancisce, in particolare, l’obbligo formale dell’Inail e dei partecipanti alle gare “di conformare i propri comportamenti ai principi di lealtà, trasparenza e correttezza” e l’impegno “a non offrire, accettare o richiedere somme di denaro o qualsiasi altra ricompensa, vantaggio o beneficio, sia direttamente che indirettamente tramite intermediari, al fine dell’assegnazione del contratto e/o al fine di distorcerne la relativa corretta esecuzione”.

Necessario segnalare qualsiasi tentativo di turbativa. Il documento prevede che i partecipanti alle procedure di affidamento contrattuale segnalino all’Istituto “qualsiasi tentativo di turbativa, irregolarità o distorsione nelle fasi di svolgimento della gara e/o durante l’esecuzione dei contratti, da parte di ogni interessato, addetto ovvero dipendente, collaboratore o consulente dell’Inail nonché di chiunque possa influenzare le decisioni relative alla gara”. Sottoscrivendo il patto, i concorrenti dichiarano inoltre di “non trovarsi in situazioni di controllo o di collegamento (formale e/o sostanziale) con altri concorrenti” e di non essersi accordati con altri partecipanti alla gara.

Previste diverse sanzioni. Il mancato rispetto degli impegni anticorruzione previsti dal patto di integrità possono comportare una serie di sanzioni, tra cui la responsabilità per danno arrecato all’Istituto “nella misura dell’8% del valore del contratto” o la responsabilità per danno agli altri concorrenti “nella misura dell’1% del contratto per ogni partecipante”, fino alla risoluzione o alla perdita del contratto e alla cancellazione dagli elenchi degli operatori economici dell’Inail.

 

FONTE: INAIL

 

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