sanitariaIl protrarsi della crisi economica impone, in tutti i contesti aziendali, di porre particolare attenzione al  controllo dei costi, alla previsione dei flussi finanziari e alla gestione oculata dei rischi, cruciali per il miglioramento delle performance e la generazione di valore per gli azionisti in ogni settore di mercato.

 

Comunque la si chiami nella sua evoluzione, la Business Intelligence BI, il Sistema di Supporto alle Decisioni DSS e la Big Data Analytics, è una soluzione parte del sistema informativo che converte dati provenienti da fonti interne ed esterne in informazioni da fornire nella modalità più appropriata ai manager di ogni livello ed in ogni funzione aziendale nella fase di definizione e gestione delle strategie aziendali, permettendo loro di prendere decisioni rapide ed efficaci, grazie alla disponibilità  di indicatori, cruscotti, informazioni di sintesi. Si crea cosi una forte correlazione tra i dati presenti nel Sistema Informativo e le decisioni aziendali, permettendo alle funzioni aziendali – a tutti i livelli, lower mgr, middle mgr e top management  – di meglio pianificare, gestire e controllare le attività per le quali sono responsabili.

 

Alla base di una semplice interfaccia si nasconde in realtà una potenza tecnologica che permette di analizzare i dati e trasformarli in informazioni utili a prendere decisioni. E servono le giuste competenze. Data la sempre maggiore quantità di dati disponibili in formato elettronico, le competenze sulle tecniche di Business Intelligence nella gestione ed evoluzione dei Big Data sono sempre più richieste per analizzare, estrarre e presentare in modo appropriato i dati rilevanti a supporto delle decisioni. E le analisi più recenti dimostrano il crescente interesse delle aziende verso figure professionali legate alla BI. Una tendenza destinata ad aumentare.

 

Ecco perché le Università si stanno attrezzando per formare tali professionalità, segnalo per conoscenza diretta il Master di Tor Vergata a Roma e quello dell’’Università di Milano-Bicocca, che propone la 4° edizione del Master in Business Intelligence e Big Data Analytics.

 

E in ambito sanitario? Le Direzioni Aziendali  spesso mi rappresentano la necessità di avere disponibile un efficace strumento di supporto per il controllo di gestione, che offra il massimo livello di dettaglio dei dati relativi a numerose aree, facile da adoperare e possibilmente già utilizzato in altre analoghe strutture sanitarie pubbliche (e quindi presumibilmente affidabile).

 

In effetti in ambito ospedaliero sono veramente tanti gli indicatori chiave di prestazione (in inglese Key Performance Indicators o KPI), indici che monitorizzano l’andamento di un processo aziendale.

 

Tali indici sono afferenti ai diversi reparti e processi  ospedalieri, dal Pronto Soccorso al CUP, dalle camere operatorie alla gestione dei posti letto, dalle refertazioni ai servizi per il cittadino, dal confronto budget/consuntivo alla gestione del magazzino e dei farmaci, e cosi via.

 

E innumerevoli potrebbero essere gli indicatori chiave di prestazione per fonte (dagli Accessi di pronto soccorso, Rientri ed osservazioni brevi, Destinazioni, alle Prestazioni ambulatoriali, Prenotazioni prestazioni specialistiche, Tempi di attesa prestazioni specialistiche, dalle Liste d’attesa per ricovero alla Analisi refertazione radiologica e Analisi refertazione Laboratori diagnostici, dalla Mobilità regionale alla Mobilità extraregionale, e cosi via), e per parametri afferenti le fonti, come, per esempio per il pronto soccorso (Colore Triage, tempi di attesa, di permanenza, di dimissione) e per Analisi ricoveri (Numero, Analisi per reparto, per anno, giornate di degenza, degenza media, peso dei DRG, frequenza dei DRG, diagnosi, degenza preoperatoria, degenza post-operatoria, numero e % DRG chirurgici e medici, ricoveri ripetuti, ricoveri inappropriati).

 

E anche molteplici sono le soluzioni informatiche utilizzabili, da Pentaho, una soluzione web-based open source per i progetti di Business Intelligence (BI) con una gamma completa di funzionalità quali allarmi, analisi, dashboard, data mining e strumenti per l’integrazione di dati, a una buona soluzione in termini rapporto/prestazioni, la piattaforma QlikView, che mette a disposizione degli utenti strumenti potenti che consentono un processo decisionale innovativo, arrivando alla soluzione leader di mercato della SAS, che offre in un’unica piattaforma di Business Intelligence una suite completa di programmi per query e reporting ad hoc.

 

Eppure, nonostante le richieste, l’evidenza dei vantaggi, e la disponibilità di soluzioni informatiche capaci di coprire tutte le esigenze, anche in termini economici, visitando alcune Aziende Ospedaliere non ne ho trovato grande diffusione, con una significativa eccezione presso l’Azienda ospedaliera di Padova, dove da tempo è utilizzata con grande soddisfazione una soluzione di cruscotto aziendale.

 

Possibile che la Dirigenza Sanitaria non voglia usufruire di una soluzione tecnologica che faciliterebbe loro la sempre complessa gestione delle strutture ospedaliere?