sicurezza, Nuove tecnologieA due anni dall’intesa per la realizzazione di un esoscheletro motorizzato e di una mano artificiale, un nuovo accordo sottoscritto dai presidenti dei due enti, Massimo De Felice e Gabriele Galateri, prevede iniziative congiunte per la ricerca e la cooperazione scientifica a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.

 

A poco più di due anni dall’intesa per la realizzazione di un esoscheletro motorizzato e di una mano artificiale all’avanguardia nell’ambito della robotica riabilitativa e terapeutica, l’Inail e l’Istituto italiano di tecnologia di Genova (IIT) rafforzano le loro sinergie. Un nuovo accordo di durata triennale appena sottoscritto dai presidenti dei due enti, Massimo De Felice e Gabriele Galateri, prevede infatti la promozione di iniziative congiunte per la ricerca e la cooperazione scientifica a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.

 

Indicati quattro ambiti di interesse comune. Quattro gli ambiti di ricerca di interesse comune indicati nel documento, a partire dalle opportunità e dai rischi connessi all’innovazione tecnologica, con particolare riferimento alle nanotecnologie, e dallo studio di metodologie innovative per la gestione integrata del rischio nei luoghi di lavoro, attraverso lo sviluppo della sensoristica e della cosiddetta “ambient intelligence”, la tecnologia informatica e telematica che rende “intelligenti” gli ambienti grazie alla capacità di registrare la presenza delle persone al loro interno e di rispondervi in maniera adeguata.

 

Le collaborazioni regolate da convenzioni attuative specifiche. Mediante la stipula di specifiche convenzioni attuative, Inail e IIT collaboreranno anche per lo sviluppo di esoscheletri cooperativi per la movimentazione di carichi nei settori dell’industria, delle costruzioni e della logistica, con l’obiettivo di ridurre l’affaticamento muscoloscheletrico dei lavoratori, e di robot teleguidati in grado di svolgere attività operative in luoghi ad alto rischio di infortunio o di esposizione ad agenti infiammabili, esplosivi, chimici o biologici di particolare aggressività e tossicità.

 

Nei prossimi mesi a Budrio le prove cliniche dei primi dispositivi. Nel frattempo al Centro Protesi Inail di Vigorso di Budrio prosegue la sperimentazione dei dispositivi terapeutici e riabilitativi sviluppati nell’ambito della collaborazione scientifica avviata con l’IIT nel dicembre 2013. Nei prossimi mesi, in particolare, sono previste le prove cliniche sia per la mano robotica antropomorfa poliarticolata e polifunzionale, indossabile con semplicità sull’arto amputato, sia per l’esoscheletro motorizzato per la deambulazione di persone con disabilità motoria da mielolesione.

 

Una start-up per gestire produzione e messa in commercio. Al termine della fase di sviluppo preclinico con i pazienti della struttura di Budrio, entro il 2017 la produzione e la commercializzazione della nuova mano artificiale e del nuovo esoscheletro saranno affidate a una start-up creata in seno all’IIT, che gestirà anche l’immissione sul mercato di Arbot (Ankle rehabilitation robot), il robot fisioterapista testato a partire dall’aprile 2013 presso il Centro di riabilitazione motoria Inail di Volterra.