conservazioneCon la Circolare n. 65/2014 (G.U. n. 89 del 16/04/2014) che abroga la precedente circolare di DigitPA n. 59 del 2011, AgID ha ridefinito le modalità per l’accreditamento e per la vigilanza dei soggetti che intendono conseguire i riconoscimenti più elevati in termini di qualità e sicurezza prevedendone l’iscrizione in un apposito elenco pubblico.

 


 

La circolare si sofferma sui requisiti per l’accreditamento dei conservatori, sulle modalità di presentazione della domanda e sul correlato iter istruttorio, dettando anche le linee guida per la vigilanza. Ai fini della vigilanza i conservatori accreditati sono tenuti a trasmettere ad AgID i dati relativi all’attività quadrimestrale di conservazione.

 

Tali dati vengono sintetizzati in relazioni periodiche predisposte dall’Agenzia. L’ultima relazione riassume lo stato dell’arte al 30 aprile 2016.

 

Al 30 aprile 2016 i conservatori accreditati erano 56. Le procedure di accreditamento concluse positivamente nel primo quadrimestre del 2016 hanno avuto una durata media di 92 giorni nei quali sono compresi i giorni di sospensione accordati da AgID per consentire al soggetto accreditando di apportare modifiche e integrazioni ai documenti presentati. AgID ha impiegato 54 giorni per esaminare le domande e la relativa documentazione, stilare l’istruttoria di valutazione e predisporre la proposta di accreditamento.

 

Prendendo in esame il periodo da ottobre 2014 ad aprile 2016 e suddividendolo in trimestri, il numero degli accreditati risulta essere in calo dopo la crescita riscontrata nell’ultimo trimestre del 2015.

 

La distribuzione geografica sul territorio nazionale dei conservatori accreditati conferma la dicotomia rilevata nel quadrimestre precedente tra Centro-Nord e Sud-Isole. Infatti al Sud e Isole hanno sede solo cinque conservatori accreditati, uno in Molise e uno in Campania (Sud), due in Sicilia e uno in Sardegna (Isole), mentre i restanti 51 soggetti accreditati sono distribuiti tra Nord (25) e Centro (26). Tra le città, Roma è quella con il maggior numero (16), a seguire Milano con otto.

 

Ai conservatori è stato chiesto di fornire anche informazioni sui valori economici dei contratti stipulati con le PP.AA. Gran parte (quasi 8200) sono contratti di max. 5.000 €.

 

Il numero di documenti che sono stati versati dai soggetti produttori ai conservatori accreditati nel primo quadrimestre 2016 ammonta a 1.593.837.702.

 

Dati interessanti che ci forniscono una panoramica di una fetta importante del mercato digitale. Per un maggiore dettaglio delle attività dei conservatori accreditati vi alleghiamo la relazione integrale resa pubblica da AgID.