La nuova ricerca degli Osservatori del Politecnico di Milano fa emergere segnali positivi, anche se l’italia è ancora lontana dalla diffusione dei pagamenti elettronici del resto d’Europa. La crescita si deve soprattutto alla spinta dalla componente di Mobile Payment & commerce, in aumento del 55% rispetto al 2013.

Crescono a un ritmo del 20% all’anno, in Italia i sistemi di pagamento digitali più innovativi – ossia eCommerce, ePayment, Mobile commerce, Mobile Payment, Mobile PoS e contactless Payment. Complessivamente, questo mondo a fine 2014, ha raggiunto un valore di transato di circa 18 miliardi di euro, mentre i Digital Payment più tradizionali, ovvero i pagamenti con carta effettuati in negozio e non online o contactless, raggiungono i 128 miliardi di euro (+1,6% rispetto al 2013).

Sono alcuni dei risultati della nuova ricerca – la sesta per la precisione – dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico di Milano, che quest’anno ha intitolato l’evento “non manca più nessuno!” per sottolineare la discesa in campo di tutti gli attori del mercato della Mobility, inclusa Apple, ed evidenziare che ora «vi sono tutte le condizioni per il pieno sviluppo di questo mercato», ha sottolineato Valeria Portale,responsabile della ricerca, che ha aggiunto. «Abbiamo da sempre considerato il Mobile Payment & Commerce un paradigma dalle enormi potenzialità per rivoluzionare il mondo classico del pagamento e del commercio. A partire dal pagamento di contenuti digitali, il Mobile via via abbraccia tutte le tipologie di servizi e prodotti, tutte le fasi del processo di vendita, non solo il pagamento, nella logica di acquisti sia “a distanza” (Remote) sia “in negozio” (Proximity)».

 

La sfida dei pagamenti NFC: tre modelli concorrenti

Il paradigma in questo caso è decisamente più “sfidante” in quanto punta a modificare i comportamenti di acquisto nei negozi, ossia il 90% del commercio ad oggi. Con l’esclusione di Giappone e Corea dove per condizioni di contesto il modello è già largamente adottato, nel resto del mondo si sono susseguiti in questi ultimi 3-4 anni molti tentativi, alcuni più solidi e altri molto più velleitari.

Il 2014 è stato però un anno decisivo: l’arrivo di Apple Pay ha sgombrato ogni dubbio relativo alla tecnologia di elezione – NFC – ed alla esperienza d’uso – estrema semplicità di attivazione e di utilizzo.

In Italia la sfida è particolarmente interessante – vista con gli occhi degli analisti e probabilmente dei consumatori – in quanto nel 2015 andranno in competizione diversi modelli. Da quello cosiddetto “SIM-based” che vede coinvolti operatori telefonici e banche. Dall’altra quello basato sulle più recenti tecnologie HCE (Host card emulation) che potranno consentire ad alcune banche di offrire soluzioni di pagamento su cellulare direttamente senza utilizzare la SIM. Ed infine Apple Pay.

Difficile dire chi oggi chi riuscirà a conquistare quote maggiori di mercato.

 

Pagamenti e acquisti via Mobile crescono del 55%

Sono sempre di più gli italiani che usano il cellulare per acquistare e pagare beni e servizi attraverso le appil mercato vale: vale circa 2 miliardi di euro nel 2014 e si prevede varrà tra 4 e 5 miliardi di euro nel 2017.
Sono 3 milioni i biglietti dei mezzi pubblici acquistati via smartphone, 2 milioni i servizi di car-sharing e 1 milione le ore di sosta

Inoltre, in attesa della maggior diffusione delle soluzioni SIM-based e HCE e dell’arrivo di Apple Pay, gli italiani iniziano a pagare “in prossimità” grazie alle carte Contactless e ai Mobile POS, per un transato totale di 300 milioni di euro.

 

 

 

 

FONTE: Pagamenti Digitali (www.pagamentidigitali.it)

 

 

 

 

 

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