La Direzione Centrale dei Servizi Demografici del Ministero dell’Interno ha emanato la circolare n. 18/2016 relativa alla nuova CIE.
Pertanto, al fine di permettere l’acquisizione di tutti i dati necessari e propedeutici all’installazione delle postazioni tecniche per l’emissione della nuova CIE di cui saranno dotati tutti i comuni, entro lunedì 7 novembre i comuni dovranno compilare il questionario on line predisposto dal Ministero dell’Interno, seguendo le istruzioni allegate alla circolare n. 18 del 19 ottobre 2016.
La nuova progettualità, finalizzata ad incrementare i livelli di sicurezza dell’intero sistema di emissione del nuovo documento elettronico, affida la governance del processo di emissione della CIE al Ministero dell’interno, mentre i compiti di produzione, personalizzazione e stampa della CIE, sono riservati all’IPZS. I Comuni verranno dotati di un’infrastruttura costituita da postazioni di lavoro informatiche (corredate di personal computer, stampante multifunzione, scanner di impronta, lettore per la verifica delle funzionalità del documento, lettore di codice a barre, lettore di smart card), attraverso le quali potranno acquisire tutti i dati del cittadino e, tramite un canale sicuro, inviarli, per la certificazione, al Centro nazionale dei servizi demografici (CNSD) ubicato presso questo Ministero, che a sua volta li trasmetterà all’IPZS per la produzione, personalizzazione, stampa e consegna del documento elettronico all’indirizzo indicato dal titolare.
Per venire incontro alle esigenze del cittadino e per agevolare il Comune nelle operazioni di acquisizione dei dati è previsto un Portale istituzionale della CIE, all’indirizzo internet www.cartaidentita.interno.gov.it, all’interno del quale il Comune e il cittadino troverà tutte le informazioni utili per la presentazione della domanda di rilascio della CIE, per conoscere lo stato di attivazione del progetto sul territorio e le modalità di accesso all’help desk . Inoltre il cittadino, avvalendosi del citato Portale, ha la possibilità di prenotare l’appuntamento con gli uffici comunali, laddove il Comune riterrà di attivare il citato servizio, ed indicare l’indirizzo di consegna della carta d’identità elettronica.
Il cittadino può chiedere la CIE al Comune di residenza o di dimora nei casi di primo rilascio, deterioramento, smarrimento o furto del documento di identificazione. L’Ufficiale d’anagrafe o un suo delegato, che sarà munito di una smart card, per l’accesso al portale di gestione CIEOnline al termine dell’operazione rilascerà al cittadino, la ricevuta della richiesta della CIE. La consegna della carta d’identità elettronica avverrà entro sei giorni lavorativi dalla data di presentazione della richiesta di rilascio presso l’indirizzo di residenza o quello indicato dal cittadino sul territorio nazionale o, infine, presso il Comune competente a ricevere la domanda.
E’ prevista anche la facoltà del cittadino maggiorenne di indicare, ai sensi dell’articolo 3 del T.U.L.P.S., emanato con regio decreto n. 773/1931, il consenso o il diniego alla donazione di organi e/o tessuti in caso di morte così come disciplinato dalle linee guida adottate da questo Ministero congiuntamente al Ministero della salute ed inviate alle SS.LL. con nota n. 0002128 del 29 luglio 2015. Il corrispettivo, come indicato nella circolare n.11/2016 ( All.1), è fissato dall’art. 1 del decreto Ministro dell’economia e delle finanze del 25.5.2016 in euro 16,79 (euro 13,76 oltre IVA all’aliquota vigente) per il ristoro delle spese di gestione sostenute dallo Stato, ivi comprese quelle relative alla consegna del documento.
A tali spese vanno aggiunti, poi, i diritti fissi nonché quelli di segreteria applicati dai comuni, che restano nelle casse comunali quali introiti di propria spettanza. L’importo del predetto corrispettivo, unitamente a diritti fissi e di segreteria, verranno riscossi dai comuni all’atto della richiesta di emissione della carta d’identità elettronica. Nella fase di avvio, iniziata nel mese di luglio scorso e che terminerà alla fine di ottobre, sono stati interessati al progetto 199 Comuni ovvero quelli già coinvolti nell’emissione della “vecchia” CIE in via sperimentale e i Comuni pilota nella sperimentazione del progetto ANPR.
A partire dalla prima metà del 2017, tutti i restanti Comuni, gradualmente, secondo un piano di dispiegamento che verrà approvato dalla Commissione interministeriale permanente della CIE, saranno abilitati all’emissione della nuova CIE.
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