Le indicazioni del recente summit Digital Venice non restino sulla carta: occorrono segnali chiari e un forte sostegno per continuare a incentivare la nuova Application Economy, che è opportunità di crescita economica e di occupazione. Tra le priorità, precedenza a sicurezza, formazione e identità online per i cittadini

Il cambiamento porta con sé opportunità ma anche sfide. Stiamo assistendo a uno dei più grandi periodi di cambiamento dai tempi della Rivoluzione industriale, con il diffondersi dell’Application Economy in cui le imprese assumono sempre di più caratteristiche di software company.

Il software sta riscrivendo le logiche aziendali. Si creano nuovi modelli d’impresa. Diventano possibili nuove interazioni fra cittadini e Stato. E come tutti sanno ormai il paradigma mobile costituisce la nuova leva competitiva.

Un’opportunità offerta dall’economia delle app è l’incremento dell’occupazione. All’inizio dell’anno, Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione Europea, ha dichiarato che il mercato europeo delle app, che dà lavoro a 1,8 milioni di persone, è destinato a crescere fino a quasi raggiungere quota 5 milioni entro il 2018.

La trasformazione digitale rappresenta una priorità strategica per la UE e per il semestre di presidenza italiana. Al centro della tavola rotonda di Digital Venice, introdotta dal Presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi e dall’ex Commissaria UE Kroes, si è trattato del riconoscimento da parte dei Governi della trasformazione digitale in atto nel mondo aziendale.

Digital Venice è il titolo dell’evento organizzato dalla Presidenza italiana alla UE con il patrocinio della Commissione Europea. Ho avuto l’opportunità di partecipare personalmente a questo evento tenutosi a Venezia nella settimana dal 7 al 12 luglio.

Dopo la Carta di Venezia

Al centro del dibattito si inseriscono i provvedimenti da adottare affinché la trasformazione digitale sia foriera di nuovi posti di lavoro e crescita economica in Europa. A livello europeo, l’Agenda Digitale della Unione Europea ha già intrapreso numerose azioni, e Neelie Kroes lavora intensamente da cinque anni alle problematiche legate alla digitalizzazione.

Per dar seguito agli sforzi avviati, la nuova Commissione Europea, il neo-eletto Parlamento Europeo e tutti gli Stati membri dovranno adoperarsi affinché venga data precedenza assoluta alla trasformazione digitale. In Italia si è lavorato molto sul tema dell‘agenda digitale e CA Technologies è stata invitata a partecipare al dibattito. Pur essendo già state poste delle buone basi, occorrono comunque segnali chiari e un forte sostegno per continuare a incentivare il processo di trasformazione digitale.

Dalle parole alle azioni

Per realizzare questa visione è necessario non distogliere l’attenzione dall’agenda digitale in Italia e nel resto dell’UE in modo da sfruttare le sinergie dell’IT sull’intero spazio economico. Grande attenzione va data anche al fronte della sicurezza: alla luce della prevista proliferazione, una gestione efficiente delle identità digitali on-line costituirà una parte importante del discorso sulla security.

Ancora più decisivo sarà un impegno costantemente teso all’insegnamento di nuove competenze e professionalità. Assieme, attori pubblici, privati ed enti formativi dovranno compiere una maggiore opera di sensibilizzazione sull’importanza degli skill che vanno sotto l’acronimo “STEM”: Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica. Occorrerà anche impegnarsi per incentivare la presenza femminile nelle professioni informatiche.

Precedenza assoluta alla digitalizzazione

Al termine del summit dedicato in Laguna a Digital Venice è stata pubblicata la Carta di Venezia, altrimenti nota sotto il nome di Venice Declaration. CA Technologies ne sottoscrive l’impostazione prioritaria, in quanto ritiene che costituirà una base solida per i dibattiti a venire a livello dell’Unione Europea e all’interno dei singoli Stati membri.

Desideriamo rivolgere un appello alla nuova Commissione Europea affinché conferisca precedenza assoluta al digitale. Continueremo a collaborare con tutti gli stakeholder per fare in modo che la digitalizzazione sia annoverata fra le massime priorità affinché possa generare posti di lavoro e favorire la crescita dell’economia europea.

Le sfide dell’economia delle applicazioni

Oltre alle opportunità, con la diffusione dell’Application Economy sorgeranno anche alcune sfide. La prima è data dalla crescente complessità con cui lottano le organizzazioni per gestire un ecosistema tecnologico estremamente eterogeneo e complesso. Un altro nodo sarà costituito dalla fiducia: come faranno cittadini, consumatori e clienti ad avere la certezza di un trattamento legittimo e sicuro dei loro dati personali?

FONTE: ICT4Executive (www.ict4executive.it)

AUTORE: Marco Comastri

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