nuova zelandaUn’Amministrazione fiscale più digitale, veloce, amica dei contribuenti e attenta all’ambiente. È questa la direzione in cui viaggiano ormai le principali Amministrazioni fiscali mondiali che stanno adottando diverse iniziative volte al miglioramento della propria efficienza ed efficacia sfruttando le possibilità offerte dalla diffusione sempre più capillare della nuova tecnologia.

 

Il risparmio complessivo in cifre

 

L’Agenzia delle Entrate della Nuova Zelanda, per esempio, grazie alla riduzione dell’uso della carta e all’implementazione dei servizi digitali risparmierà ogni anno quasi 16 milioni di fogli di carta formato A4 e sette milioni di buste, l’equivalente di 1900 alberi. Tutto questo grazie principalmente all’implementazione dei servizi di myIR, la piattaforma online dell’amministrazione che consente di inviare la propria dichiarazione dei redditi, aggiornare i dati anagrafici, ricevere notifiche all’avvicinarsi delle scadenze, pagare le tasse utilizzando le carte di credito e di debito, solo per citare alcuni dei servizi offerti. Ogni volta che sono disponibili nuovi documenti, il sistema invia automaticamente una mail indirizzata alla casella di posta personale del contribuente, che sarà così sempre informato, in tempo reale, sulla sua posizione nei confronti del Fisco.

 

Comunicazione immediata e risparmio di tempo

 

Una comunicazione più diretta ma soprattutto un risparmio in termini di tempo: sia perché in questo modo si evitano le lunghe code presso gli uffici, sia perché in pochi click i documenti arrivano a destinazione. Per non parlare del minore impatto ambientale dovuto alla riduzione dell’uso della carta: attualmente sono circa 750mila su un milione i documenti resi disponibili in formato digitale e la rapida crescita degli iscritti a myIR testimonia il fatto che i contribuenti si aspettano sempre più servizi offerti attraverso questo canale. Il bilancio dell’Agenzia delle Entrate neozelandese parla, infatti, di 1,8 milioni di account attivati e circa 3 milioni di eDocument ricevuti ogni anno, con un conseguente risparmio di 32.000 risme di carta.

 

“Se mettessimo questi fogli di carta uno accanto all’altro, potremmo ricoprire tutta la strada che collega le città di Cape Reinga e Bluff (oltre 2000 km che percorrono la lunghezza dell’intera Nuova Zelanda, ndr), andata e ritorno, e altri ne avanzerebbero” è quanto ha dichiarato il portavoce dell’Agenzia, David Udy. “Se li mettessimo uno sull’altro, invece, raggiungeremmo un’altezza pari a 5 volte quella dello Sky Tower”.

 

La piattaforma viaggia anche in versione mobile

 

MyIR è disponibile anche in versione mobile. L’applicazione è nata attraverso il crowdsourcing, grazie ad un concorso di idee che ha permesso di far emergere quelle più efficaci. E il numero di utilizzatori sembra aver premiato questa scelta: un successo merito anche dei numerosi feedback e suggerimenti che sono arrivati subito dopo il lancio della prima versione e che hanno permesso di migliorare, implementare e progettare nuovi servizi.

 

“Il nostro obiettivo è quello di rendere il pagamento delle tasse più semplice possibile” ha dichiarato il ministro delle Entrate neozelandese Todd McClay. “Le persone vogliono interagire con l’amministrazione 24 ore su 24, sette giorni su sette. In questo modo avremo un risparmio di tempo per i cittadini e di burocrazia per lo Stato”.

 

L’Agenzia delle Entrate punta soprattutto sui giovani, sempre connessi e perfettamente a loro agio con le nuove tecnologie. Uno degli ultimi video pubblicati sul canale Youtube dell’Inland Revenue,The tax refund workout,  è infatti dedicato proprio a loro: nella clip l’Amministrazione si scrolla di dosso l’immagine seriosa e istituzionale per andare incontro alla fascia più giovane dei contribuenti attraverso la parodia di un allenamento “aerobico – fiscale” in stile anni ottanta.