Cresce la platea degli utenti per la fibra ottica in Italia: la direzione sembra quella giusta, anche se il percorso è ancora lungo per superare questo imbarazzante handicap nazionale. E la formula per venirne a capo è mista e complessa a quanto si vede dalle ultime mosse degli operatori: non solo la crescita della copertura, ma anche prezzi limitati (in certi casi uguali all’ADSL) e contenuti video premium.
A oggi la copertura è del 36% circa della popolazione: il doppio rispetto a fine 2014. Ma non c’è solo questo: gli operatori hanno ridotto i prezzi negli ultimi mesi. Gli utenti con connessioni da almeno 30 Megabit sono pochissimi (4% della popolazione contro il 26% della media europea a fine 2014, secondo dati della Commissione UE). Gli ultimi dati fanno però ben sperare: nel primo trimestre 2015 gli operatori hanno attivato 141mila utenti in fibra (30-100 Megabit) contro i 71mila di quello precedente e gli 8mila di quello prima ancora.
In particolare spicca la mossa di Vodafone (cosa notevole perché quest’operatore non è certo noto per i prezzi aggressivi; ma sul fisso deve giocare in attacco, a differenza che sul mobile). Adesso è possibile avere a 20 euro al mese i 30, 100 o 300 Megabit (a seconda della città) se si ha anche una linea mobile (ricaricabile o abbonamento) con quest’operatore, altrimenti si pagano 9 euro in più. Con Fastweb partiamo da 30 euro al mese per i 20 Megabit in fibra (5 euro in più per i 100).
Telecom, come sempre, è più cara: da 44,90 euro per i 30 Megabit (5 euro in più per i 50). Telecom ha i 100 Megabit solo a Milano, perché a differenza degli altri operatori dà questa velocità soltanto su rete in fibra fino alle case e non su quella fino agli armadi. È comunque al momento il solo operatore ad avere un piano di espansione per la fibra ottica fino alle case (in 100 città entro il 2018). I prezzi indicati sono quelli validi dopo il periodo promozionale (che varia a seconda degli operatori).
Ultimo tassello della strategia: i contenuti. Telecom è il solo a dare l’intera offerta Sky su fibra ottica, proprio come l’avremmo via parabola. Fibra, telefono e Sky costano 64,80 euro al mese (39 euro al mese per un anno). È compreso Sky Tv, mentre i pacchetti aggiuntivi si pagano a parte, agli stessi prezzi della parabola. Nell’offerta è prevista la possibilità di convertire un eventuale abbonamento Sky satellitare già attivo.
Telecom punta anche su TimVision (film, tv), che possiamo aggiungere per 5 euro al mese, agli abbonamenti Banda Larga o Ultra Larga. Fastweb e Vodafone invece danno in omaggio Sky Online, rispettivamente per 18 e 12 mesi. L’arrivo di Netflix a ottobre, probabilmente integrato nell’offerta di qualche operatore (non in esclusiva però), pure dovrebbe convincere nuovi utenti nel recinto della fibra ottica.
«Sono buone notizie, ma dobbiamo ancora vedere come accelerare la migrazione da ADSL a Fibra ottica».
Ha affermato Cristoforo Morandini, analista di E&Y. Già che ci siamo, dovremmo fare meglio rispetto all’attuale popolazione banda larga, che ci vede agli ultimi posti della classifica europea.
Come migliorare la domanda di banda ultra larga? Un ruolo l’avrà anche lo Stato. I piani governativi prevedono voucher per chi passa alla fibra- ma le modalità sono ancora tutte da vedere- e l’aggregazione della domanda. Infratel (società del ministero dello Sviluppo economico), sul proprio sito, sta raccogliendo le pre-adesioni di utenti e aziende e così poi indicherà agli operatori in quali zone investire. Un ruolo l’avranno anche in Comuni e Confindustria, in questo, collaborando con Infratel. Siamo agli inizi. Ma almeno adesso stiamo remando dove avremmo dovuto già da tempo.