Come è ormai noto, dal 6 giugno vige l’obbligo per imprese, fornitori e professionisti di emettere fatture in formato elettronico verso le pubbliche amministrazioni, pena il non essere pagati dalle stesse; non da tutte, però. Il vincolo, infatti, si applica, attualmente, Ministeri, Agenzie fiscali ed enti nazionali di previdenza. Sarà esteso a tutte le PA, ovvero anche ad enti nazionali e alle amministrazioni locali, dal 31 marzo 2015.
Inizialmente, la data prevista – modificata dal dl Iperf, ovvero quello sugli 80 euro in più in busta paga – era stata fissata al 6 giugno 2015. Anche in questo caso, a partire dai tre mesi successivi a tale termine, le PA non potranno più procedere al pagamento, neppure parziale, fino all’invio della fattura in forma elettronica. Le operazioni, come già avviene per le amministrazioni in cui ha valore la norma, avverranno attraverso il Sistema di Interscambio gestito dall’Agenzia delle Entrate, cui è stata delegata la vigilanza sul trattamento dei dati e delle informazioni, la gestione dei dati e delle informazioni che transitano attraverso il Sistema e l’elaborazione dei flussi informativi.
FONTE: CGIA Mestre