A maggio sono state pubblicate le norme che disciplinano l’uso della firma elettronica e ad aprile le attesissime regole tecniche per la gestione dei processi di fatturazione elettronica nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni, che fissano l’obbligo al 6 giugno. Anche se non sempre semplice da comprendere, il quadro normativo italiano è ormai completo, come spiega in questa intervista Giusella Finocchiaro, Professore Ordinario di Diritto Privato e di Diritto di Internet nell’Università di Bologna.
Professoressa Finocchiaro, quali sono le novità normative più significative nell’ambito della firma elettronica, della fatturazione elettronica e della dematerializzazione dei documenti?
Giusella Finocchiaro, Avvocato. Sul tema della firma elettronica si è in attesa della definitiva approvazione da parte della Commissione Europea della Proposta di Regolamento in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato interno. Al Regolamento, che una volta adottato abrogherà la Direttiva Europea 1999/93/CE, si guarda con estremo interesse. Evidente, infatti, l’obiettivo di realizzare un vero mercato unico per il digitale, eliminando le barriere dettate dalle normative nazionali, puntando sull’interoperabilità giuridica e tecnica fra i Paesi dell’Unione degli strumenti elettronici di identificazione, autenticazione e firma.
Con particolare riguardo alla cosiddetta “firma grafometrica” (la firma digitale su tablet – ndr), strumento in crescente diffusione in diversi settori economici, si è in attesa del provvedimento generale dell’Autorità Garante sul trattamento dei dati biometrici utilizzati in questa innovativa modalità di sottoscrizione. Diversi sono stati i provvedimenti dell’Autorità Garante che, nonostante non rivestano carattere generale, hanno offerto ai potenziali soggetti erogatori di soluzioni di firma “grafometrica” specifiche istruzioni operative1.
Con riguardo alla dematerializzazione dei documenti, si segnala che sono in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale le regole tecniche di attuazione del Codice dell’Amministrazione Digitale in materia di conservazione dei documenti e in materia di protocollo informatico.
Recente, inoltre, l’entrata in vigore delle Linee Guida predisposte dall’AGID per l’effettuazione dei pagamenti elettronici a favore delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi2.
Fondamentale, infine, la disciplina sulla fatturazione elettronica. Con il decreto ministeriale n. 55 del 3 aprile 2013 sono state individuate le regole tecniche per la gestione dei processi di fatturazione elettronica nei confronti delle pubbliche amministrazioni. Il decreto riveste un rilievo evidente dando attuazione agli obblighi, previsti dalla Legge Finanziaria del 2008, di fatturazione elettronica nei confronti delle pubbliche amministrazioni. A partire dal prossimo 6 giugno, Ministeri, Agenzie Fiscali ed Enti Nazionali di previdenza e assistenza sociale non potranno accettare fatture in formato cartaceo. Successivamente l’obbligo si estenderà anche alle altre pubbliche amministrazioni.
L’evoluzione del quadro giuridico sta andando verso la semplificazione del mondo digitale?
Il legislatore italiano ha risposto all’esigenza di gestione dei documenti con modalità digitali. Gli strumenti giuridici per digitalizzare esistono. Non sempre il quadro normativo è semplice, ma certo è ormai completo.
Quali tasselli normativi ritiene ancora mancanti per agevolare le imprese italiane?
Ritengo che la risposta possa modellarsi diversamente alla luce del settore economico di riferimento. In generale, ritengo che non si possa prescindere da una disciplina che a livello europeo stabilisca i criteri per garantire l’interoperabilità degli strumenti tecnologici in uso fra i diversi Paesi. Diversamente si corre il rischio di non rispondere efficacemente ai bisogni di un’economia sempre più globalizzata.
FONTE: www.ict4executive.it