L’assessore Annalisa Percoro: “I dati aperti rappresentano un driver di sviluppo territoriale”. E sulla banda larga è tutto pronto per chiudere il gap digitale.
Promozione dell’accessibilità, dell’uso e delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, diffusione delle soluzioni tecnologiche e della digitalizzazione dei processi interni delle strutture amministrative comunali, con attenzione particolare ai cittadini svantaggiati e alle aree rurali interne. Sono queste le priorità in tema di Agenda digitale che la città di Potenza si è data nell’ambito delle azioni messe in campo dalla Regione Basilicata per lo sviluppo delle infrastrutture telematiche e l’erogazione dei servizi online, nell’ambito dellaprogrammazione 2014-2020 “che rappresenta la cornice programmatica decisiva per gli Enti locali per intercettare la rivoluzione digitale che investe la società a tutti i livelli”, sottolinea Annalisa Percoco, assessore alle Politiche comunitarie-Rapporti con Università e mondo della ricerca- Coesione territoriale del Comune di Potenza.
Il Comune non si è dotato di una vera e propria Agenda digitale, ma alcuni progetti in direzione della “trasformazione” sono stati già attuati. Si va dal Portale del Verde Urbano a quello Cartografico Comunale, dallo Sportello Unico Attività Produttive (Suap) allo Sportello Unico digitale per l’Edilizia (Sude) fino al Qr code sui monumenti del centro storico. “Inoltre – ricorda l’assessore – nel 2013 Potenza ha dato avvio a Potenza smart, nell’ambito del progetto Basilicata smart, approvato nel 2012 dal Miur con il bando nazionale Smart cities and communities. L’iniziativa regionale è sostenuta da una compagine di aziende, centri di ricerca e atenei, che vede come capofila e coordinatore il Distretto tecnologico Tern, unitamente ad Enel, Università degli Studi della Basilicata, Cnr ed Enea”. E in questo ambito – puntualizza Percoro – oltre a momenti di confronto pubblico e alla realizzazione di un blog (potenzasmart.it), è stato lanciato un concorso per la selezione di un’app per il futuro della città: è stata selezionata Urbania, che promuove il gioco della comunità attiva attraverso la gamification.
Ma la vera rivoluzione su cui punta il Comune è quella degli open data: “Partirei evidenziando come il fondamento degli open data sia un nuovo approccio di trasparenza alla gestione della cosa pubblica che trova nella partecipazione attiva del cittadino la sua sostanza – sottolinea Percoro -. Centralità del cittadino, amministrazione partecipata e collaborativa, insieme a trasparenza, apertura dei dati e delle informazioni e alla loro condivisione attraverso le nuove tecnologie digitali rappresentano gli elementi che devono connotare la nostra adesione al modello dell’Open Government”.
Secondo l’assessore l’Open Gov “rappresenta uno strumento per aumentare lo stock di capitale sociale territoriale. Il Web 2.0, gli Ogd, gli esperimenti di hacktivism, l’utilizzo dei media civici abilitano nuove forme di controllo e di verifica degli investimenti effettuati da parte di comunità nuove ed esistenti. Oltre al contributo in termini di rafforzamento della coesione e inclusione della comunità civica locale nelle politiche pubbliche, possono costituire un driver di sviluppo territoriale attraverso la rielaborazione dei dati in forma creativa, la possibilità di valutazione dell’impatto – in termini di efficienza ed efficacia – delle politiche pubbliche ai fini del riuso delle informazioni da parte dei policy maker, la disponibilità di informazioni per le decisioni di investimento provenienti dall’esterno e attraverso la creazione di vantaggio competitivo per gli “ecosistemi territoriali” – distretti industriali e digitali, smart city e network urbani”.
E ancora, Percoro sostiene che gli open data hanno un grande valore economico potenziale “in virtù della possibilità di fornire nuovi prodotti e servizi con una maggiore efficienza, ma anche di favorire lo sviluppo di nuovi settori di business sia di prodotto sia di servizio”.
Oltre al fronte servizi è aperto quello infrastrutturale: “In riferimento alla banda larga, il Comune di Potenza, di concerto con la Regione Basilicata, completerà il Piano Nazionale e metterà in campo una serie di interventi migliorativi, anche in riferimento alla rete wi-fi cittadina gratuita per i cittadini – annuncia l’assessore -. Si ha oggi la necessità di comunicare con la comunità cittadina in maniera trasparente, diretta, veloce, attraverso la costruzione e/o il potenziamento delle reti di tutti gli attori che operano nel contesto urbano”.
FONTE: Agenda Digitale (www.agendadigitale.eu)
AUTORE: Mila Fiordalisi