Le iniziative dell’Agenzia per l’Italia Digitale volte migliorare l’esperienza degli utenti nell’accesso ai servizi dalle pubbliche amministrazioni.
AgID sta lavorando per realizzare il Catalogo dei Servizi della PA dove poter documentare i servizi delle amministrazioni, accrescendo così il potenziale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nei rapporti tra PA, cittadini e imprese.
Vanno in questa direzione sia la recente pubblicazione delle Linee guida per il design dei servizi digitali della pubblica amministrazione, sia il rilascio della prima versione del profilo italiano dei metadati per i servizi pubblici CPSV-AP_IT, la cui versione finale sarà definita nelle prossime settimane.
AgID ha completato una prima mappatura dei servizi a partire da un censimento trasversale su quelli disponibili sui portali di amministrazioni centrali, regionali e locali, adottando come criteri la centralità dell’utente e la sua soddisfazione. L’Agenzia a tale scopo ha definito una specifica classificazione alla quale le amministrazioni dovranno fare riferimento per descrivere e documentare i propri servizi nel Catalogo.
Negli ultimi anni sono state diverse le iniziative finalizzate alla catalogazione dei servizi pubblici, nella maggior parte dei casi intesa come messa a disposizione di pagine web o semplici elenchi più che di veri e propri cataloghi strutturati che offrono funzionalità di ricerca, accesso e consultazione. Un esempio di catalogazione ragionata dei servizi online della Pubblica Amministrazione, centrale e locale, è tuttora disponibile sul portale Linea amica.
Dalle esperienze pregresse, emerge la necessità di far in modo che le singole amministrazioni che offrono servizi, a maggior ragione se fruibili online, possano fare riferimento ad un sistema condiviso di classificazione dei servizi stessi. Partendo da questo presupposto l’AgID ha completato una prima mappatura dei servizi a partire da un censimento trasversale su quelli disponibili sui portali di amministrazioni centrali, regionali e locali e adottando come criteri la centralità dell’utente finale (cittadino, professionista, impresa) che richiede il servizio e il compimento del servizio stesso finalizzato al soddisfacimento di detta richiesta.
Attraverso tale attività è stato quindi possibile individuare e definire una serie di servizi potenzialmente disponibili presso le amministrazioni comunali e regionali. Gli stessi sono stati “mappati” con il sistema di classificazione delle attività economiche nella Comunità europea NACE Nomenclature statistique des activités économiques dans la Communauté européenne – rev. 2 – Regolamento CE n. 1893/2006), a sua volta mappato con i 13 Data Themes definiti per la classificazione dei dataset nel contesto della revisione del profilo europeo (DCAT-AP) per la descrizione dei dati.
Ogni servizio è stato quindi caratterizzato da alcune informazioni significative:
- descrizione indicativa
- alcune parole chiave
- il collegamento del servizio ad un life event o business event
- l’accesso al servizio mediante Identità Digitale (SPID)
- il pagamento del servizio in modalità elettronica (PagoPA)
Sulla base di questa griglia, sono stati creati dei modelli di servizio di riferimento che potessero facilitare Comuni e Regioni a descrivere i propri servizi e alimentare il catalogo, attualmente in fase di implementazione. Successivamente, detta modellazione è stata estesa ad alcune amministrazioni centrali, in particolare a quelle che si erano proposte per la sperimentazione dei servizi SPID, realizzando delle specifiche istanze di riferimento per le amministrazioni stesse.