Nella competizione globale per l’auto elettrica i fabbricanti di AK-47, Kalashnikov, lanciano la sfida a Tesla Motors.
Nota in tutto il mondo per il fucile d’assalto AK-47, l’azienda russa Kalashnikov è alle prese con una difficile strategia per diversificare i suoi ricavi e ha messo nel “mirino” il mondo delle automobili. Per questo motivo ha presentato nei giorni scorsi il prototipo di una station wagon a zero emissioni, la Kalashnikov CV-1.
Il prototipo, presentato nel corso della manifestazione Army International Military Technology Forum 2018 a Mosca, è per nostalgici e rimanda esplicitamente alla «Izh Kombi», l’auto famigliare compatta che, nel mondo delle quattro ruote ha rappresentato l’Unione Sovietica dagli Anni ’70 alla Perestrojka.
«Stiamo sviluppando un nostro concetto di supercar elettrica attraverso sistemi originali creati dal nostro gruppo», ha detto Kalashnikov in un comunicato, senza però specificare quando il prodotto sarà commercializzato e il costo dell’auto.
«Questa tecnologia ci permetterà di competere con i principali produttori al mondo di auto elettriche, come Tesla».
I (pochi) numeri annunciati sulla scheda tecnica dall’agenzia Sputnik sono tutt’altro che tranquilli: potenza media di 220 kW con picco massimo di 500 kW e autonomia di circa 350 km con una ricarica (quando la vettura viaggia a velocità costante).
La vera novità messa a punto dalla Kalashnikov è l’inverter, ovvero il sistema in grado di trasformare l’energia elettrica continua proveniente dalle batterie in energia alternata per alimentare il motore.
Anche gli italiani sono sempre più green
Da dati diffusi da UNRAE, relativi alle vendite del mese di febbraio 2018, le vetture ibride ed elettriche sono in aumento. La crescita rispetto al mese precedente è del 20%, con quota di mercato pari al 3,5%. Nello specifico, i dati diffusi sottolineano anche la crescita delle motorizzazioni ibride elettriche plug-in, che a febbraio hanno aumentato i propri volumi del 65,5%; le vetture elettriche, inoltre, hanno raddoppiato i propri volumi nei primi due mesi dell’anno, in particolare grazie alla vivacità del canale del noleggio.