Assoprovider: “Destinazione Italia apre la via allo sviluppo delle startup nei servizi Internet”
“Grazie a questo intervento legislativo si è finalmente superato l’ostacolo più grande per le PMI italiane ad entrare nella competizione sulle reti e i servizi Internet, costituito da soglie di contributi amministrativi troppo elevate, senza logica di proporzionalità causando forte discriminazione competitiva tra operatori”
Il new deal italiano ha una data: 19 febbraio 2014. Per chi si occupa di telecomunicazioni, cioè di reti banda larga e ultralarga, questo giorno si può ben inquadrare con l’inizio della rivoluzione dal basso. È sfuggito ai più, ma con “Destinazione Italia” sono saltati alcuni lucchetti che tenevano ben blindato e bloccato, il mercato delle TLC. Come accaduto con il grande sviluppo del wi-fi grazie al recepimento delle direttive UE (voluto e ottenuto da Assoprovider), anche quello delle reti fisse per l’ultra broad band si prepara a divenire un mercato destinato ad una forte accelerazione, grazie alla rimodulazione dell’allegato 10 del Codice delle comunicazioni. Grazie a questo intervento legislativo si è finalmente superato l’ostacolo più grande per le PMI italiane ad entrare nella competizione sulle reti e i servizi Internet, costituito da soglie di contributi amministrativi troppo elevate, senza logica di proporzionalità causando forte discriminazione competitiva tra operatori. Al di là dei tecnicismi dell’argomento, l’azione svolta da Assoprovider ha la finalità di agevolare l’accesso al mercato delle TLC, di tutte le imprese innovative di qualsiasi dimensione, proprio per la grande accelerazione che queste possono dare allo sviluppo delle reti di nuova generazione; costituisce una possibile risposta dal basso ai grandi dibattiti senza fine sullo scorporo della rete rame e sul modello possibile per la rete del futuro in fibra ottica. Soddisfatto del risultato il presidente di Assoprovider Dino Bortolotto: “È ora di cambiare la logica oligopolista che fino ad oggi ha paralizzato lo sviluppo del Paese, ridando dignità alla grande capacità delle micro e delle PMI di fare mercato e innovazione. Ringrazio in particolare, per l’impegno e la collaborazione, il viceministro Antonio Catricalà con il suo staff di collaboratori e la senatrice Simona Vicari, sottosegretario di Stato al Ministero dello Sviluppo Economico; il nostro grazie anche a Flavia Marzano presidente di Stati Generali dell’innovazione e tutti coloro che hanno condiviso il nostro impegno a raggiungere questo importante obiettivo. È solo l’inizio del cambiamento, ma è certo un buon inizio”.
FONTE: Confcommercio