Secondo Mf il governo sta vagliando la possibilità di creare un solo ente regolatore. Sul tavolo anche l’ipotesi di portare tutte le competenze sotto l’Antitrust.

Un solo vigile a regolare dal traffico internet a quello autostradale, con un occhio anche alle bollette di luce e gas. Questo dovrebbe essere la nuova Autorità delle Reti, che secondo indiscrezioni sarebbe allo studio dei tecnici di Palazzo Chigi. In pratica – scrive Milano Finanza – si tratterebbe di far confluire sotto un cappello unico tre authority già esistenti: quella dell’Energia Elettrica e il Gas, quella delle Comunicazioni e quella dei Trasporti, in modo da avere un supervisore unico per tutte le principali infrastrutture a rete del Paese, dai gasdotti agli aeroporti, dalla dorsale telefonica a quella ferroviaria ed elettrica.

L’idea consentirebbe non solo di razionalizzare l’impiego delle risorse ma anche di creare un punto di riferimento regolamentare unico per tutti gli asset strategici, come definiti dai nuovi decreti sul Golden power, che tutelano appunto le principali infrastrutture tlc, energetiche e dei trasporti. Una disciplina, quella dei nuovi poteri antiscalata, che proprio nei giorni scorsi ha visto andare a posto gli ultimi tasselli organizzativo-burocratici. Il 18 febbraio, infatti, sono stati approvati anche i modelli standard che dovranno essere utilizzati dalle aziende per inoltrare al governo la notifica delle operazioni potenzialmente rilevanti.

Tra le altre ipotesi sul tavolo, anche se on maniera più defilata, ci sarebbe quella di affidare all’Antitrust tutte le competenze. Ma secondo MF questa soluzione raccoglierebbe meno consensi.

 

 

 

FONTE: Corriere delle Comunicazioni (www.corrieredellecomuniocazioni.it)

 

 

 

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