Dal 19 al 23 giugno torna a Roma, a Villa Celimontana, l’appuntamento annuale promosso dalla Società Geografica Italiana.


A partire dal 19 giugno per 5 giorni, Roma torna ad ospitare un evento di grande suggestione e rilevanza culturale: il Festival della Letteratura di Viaggio 2024, dal titolo evocativo “Orienti, Orientarsi, Dis/orientarsi”.

La cornice di questo affascinante appuntamento è come sempre Villa Celimontana, e più precisamente il suggestivo Palazzetto Mattei, sede della società geografica italiana che accoglierà anche in questa occasione scrittori, giornalisti, viaggiatori e appassionati di letteratura di viaggio per una serie di incontri, dibattiti e presentazioni.

Il tema di quest’anno, “Orienti, Orientarsi, Disorientarsi”, invita a una riflessione profonda e contemporanea sul concetto di viaggio. Il titolo, con il suo gioco di parole, richiama la molteplicità degli “orienti” – intesi non solo come luoghi geografici ma anche come mete spirituali e culturali – e l’atto stesso di orientarsi e disorientarsi, che accompagna ogni esperienza di viaggio.

L’Evoluzione del Racconto di Viaggio

Negli ultimi decenni, il modo di raccontare il viaggio è cambiato radicalmente. Tradizionalmente, la letteratura di viaggio si concentrava sulla descrizione di luoghi esotici, spesso con un’attenzione minuziosa ai dettagli e un tono che oscillava tra l’ammirazione e lo stupore. I viaggiatori di un tempo, armati di taccuini e penne, immortalavano paesaggi sconosciuti e culture lontane, contribuendo a creare un’immagine romantica e avventurosa del viaggio.

Oggi, invece, il racconto di viaggio è diventato più introspezione che descrizione. La disponibilità di informazioni e immagini in tempo reale ha trasformato la percezione del viaggio, rendendolo un’esperienza più accessibile e meno misteriosa. Di conseguenza, gli scrittori di viaggio contemporanei tendono a concentrarsi su aspetti più personali e psicologici del loro peregrinare. Il viaggio viene spesso raccontato come un percorso di crescita interiore, di ricerca di sé e di confronto con l’alterità.

La Dimensione Multimediale

Un altro aspetto che ha rivoluzionato il racconto di viaggio è l’uso delle tecnologie multimediali. Fotografie, video e social media sono diventati strumenti fondamentali per documentare e condividere le esperienze di viaggio. Questa dimensione multimediale ha arricchito la narrazione, permettendo di offrire una visione più immersiva e coinvolgente dei luoghi visitati. Tuttavia, ha anche sollevato nuove sfide, come la necessità di bilanciare l’immediatezza della condivisione con la profondità della riflessione.

Il Festival della Letteratura di Viaggio 2024: Un Luogo di Confronto e Scoperta

Il Festival della Letteratura di Viaggio di quest’anno riflette queste tendenze attraverso un programma ricco e variegato. Intanto si celebreranno ben 5 Anniversari: i 700 anni di Marco Polo; i 100 anni di Joseph Conrad; i 50 anni di Bruce Chatwin; i 20 anni dalla scomparsa di Tiziano Terzani.

Riceveranno il Premio Kapuściński per il reportage,  Pif (tv, sezione nazionale), Paolo Pellegrin (fotografia), Paola Caridi (scrittura), Wael Al- Dahdouh (tv, sezione internazionale), Stenio Solinas (attività editoriale).

Ad unire il tutto forum-tavoli tecnici-convegni, incontri in cui si parlerà di letteratura, giornalismo, geografia, antropologia, filosofia, storia,  geopolitica, fotografia, tv, fumetto, musica; lontananze, spaesamenti, frontiere, conflitti, guerre; città del mondo; vie nella natura; viaggi nello spirito di Moravia o in compagnia di Pratt; viaggi in Asie di oggi e ieri, tra i nativi americani, in altre Americhe, in diversi Mediterranei, in angoli d’Artico; viaggi a piedi e in bici; riviste che nascono;  antichi strumenti e nuovi linguaggi per raccontare il mondo e i viaggi; mare e oceani.

E poi ancora mostre, laboratori di scrittura di viaggio, scrittura creativa, fotografia di reportage, psicologia di viaggio, passeggiate e visite guidate.

Le conferenze e i workshop della durata di 50 minuti offrono l’opportunità di approfondire come il viaggio possa essere un mezzo per comprendere meglio se stessi e il mondo che ci circonda. L’ambientazione di Villa Celimontana, con i suoi giardini storici e il Palazzetto Mattei, offre uno scenario ideale per riflettere sull’evoluzione del viaggio e della sua narrazione. I partecipanti sono invitati non solo a ascoltare, ma anche a condividere le proprie esperienze, creando un dialogo vivo e dinamico.

Insomma, in un’epoca in cui il viaggio è tanto una scoperta geografica quanto una ricerca interiore, il Festival della Letteratura di Viaggio ci invita a riflettere su come ci orientiamo nel mondo e su come, a volte, sia proprio il disorientamento a offrirci le scoperte più significative.

Il programma completo dell’evento è disponibile su www.festivaletteraturadiviaggio.it


Fonte: articolo di Francesca Liani