La procedura è stata definita dopo un proficuo confronto nell’ambito del Forum italiano sulla fatturazione elettronica e una serie di incontri con l’associazione di categoria Confida. La registrazione telematica “uniforme” degli incassi giornalieri dei distributori automatici (vending machine) prende forma con il provvedimento del 30 giugno che, in particolare, definisce le specifiche tecniche degli strumenti tecnologici attraverso cui operare la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati, le regole tecniche da seguire, l’individuazione delle informazioni da trasmettere, del loro formato e dei tempi di trasmissione. Inoltre, stabilisce i meccanismi e i processi di certificazione delle componenti software degli apparecchi attualmente utilizzati dagli operatori di mercato, volti a garantire la sicurezza e l’autenticità dei dati memorizzati e trasmessi. Tutto questo varrà in una prima fase transitoria, che terminerà entro il 31 dicembre 2022. Poi, annuncia l’Agenzia, con un successivo provvedimento verrà disciplinata una soluzione “a regime”.
La necessità di prevedere strumenti di controllo delle cessioni di beni effettuate attraverso i “distributori automatici” nasce dalla legge delega 23/2014 e “cresce” grazie alle disposizioni scritte nel decreto attuativo (Dlgs 127/2015) che prevede, tra l’altro, a partire dal 1° gennaio 2017, l’obbligo della memorizzazione elettronica e della trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi per gli operatori che svolgono l’attività di erogazione di beni attraverso vending machine. È indispensabile, però, specifica il decreto, che l’assolvimento di tale impegno venga supportato da soluzioni tecniche che, tenendo conto dei normali tempi di obsolescenza e rinnovo degli apparecchi in argomento, operativi al 1° gennaio 2017, consentano di non incidere sul funzionamento degli stessi, ma nello stesso tempo, garantiscano livelli di sicurezza e inalterabilità dei dati relativi ai corrispettivi.
Quindi, per consentire ai gestori dei distributori automatici di organizzarsi in tempo, l’Agenzia delle Entrate ha avviato un confronto nell’ambito del Forum italiano sulla fatturazione elettronica e una serie di incontri tecnici con l’associazione di categoria Confida: dal dialogo è stato definito un percorso di fiscalizzazione graduale che, come anticipato, non potrà andare oltre il 31 dicembre 2022.
In tempi brevi, l’Amministrazione finanziaria metterà a disposizione sul proprio sito un’area dedicata ai contribuenti e agli operatori del settore, in cui trovare i servizi per censire online i distributori e ottenere certificati per “sigillare elettronicamente” il file xlm con cui trasmettere i dati dei corrispettivi registrati nella fase di erogazione dei prodotti. Poi, alla fine del censimento, fornirà, sempre online, un Qrcode, da applicare su ogni apparecchio, in modo da consentire, anche al singolo consumatore, di riconoscere che il distributore da cui sta acquistando il prodotto è noto all’Amministrazione e i dati dei suoi incassi verranno trasmessi alla stessa: basterà inquadrare il Qrcode con il proprio smartphone. I dati verranno “sigillati” elettronicamente e trasmessi online, su canale sicuro, all’Agenzia delle Entrate mediante i dispositivi mobili con cui i gestori rilevano gli incassi registrati dal distributore. Il sigillo elettronico verrà applicato grazie a un certificato digitale, rilasciato online dall’Amministrazione agli operatori del settore, e garantirà l’autenticità, l’inalterabilità e la riservatezza dei dati dei corrispettivi.
Il provvedimento, infine, definisce le modalità attraverso cui i produttori di hardware e software e i titolari degli apparecchi potranno gestire il processo e monitorare i flussi trasmessi.