L’annunciata decisione del premier Matteo Renzi di portare la soglia limite per l’uso del contante da 1000 a 3000 euro, ha trovato ampi consensi nel mondo del commercio, del turismo e dei servizi. Di seguito la reazione di alcune delle Federazioni del sistema Confcommercio.

 

Confturismo 

 

Secondo il presidente Patanè, “il turismo in Italia sarebbe tra i primi settori a beneficiare del provvedimento che innalza a 3.000 euro il limite per transazioni in contanti, qualora questo venisse adottato. Da tempo richiedevamo infatti che la nostra soglia fosse in linea almeno con i principali competitor europei, che da sempre possono vendere ai turisti nazionali, europei e intercontinentali i loro servizi turistici per valori fino a 3.000 euro e anche oltre, senza dovere seguire procedure farraginose e di fatto inattuabili”.

 

Fipe

 

“Tale volontà di cambiamento è un buon primo passo e permetterà di soddisfare la domanda dei turisti, soprattutto quelli internazionali di alta fascia, in particolare di origine orientale e russa, abituati ad utilizzare il denaro contante per i loro pagamenti – ha commentato il presidente Lino Enrico Stoppani – Questo tipo di turista, infatti, negli ultimi anni, a seguito delle restrizioni poste, aveva diminuito drasticamente le spese in Italia, preferendo Paesi limitrofi al nostro, dove queste limitazioni non esistono”. “Auspichiamo dunque che una decisione in tal senso venga presa dal Governo, anche per dare slancio ai primi segni di ripresa economica a cui stiamo assistendo, ripresa che è fortemente sostenuta dai consumi turistici e che, senza queste restrizioni, potrebbe essere sicuramente più rilevante – ha concluso – Allo stesso tempo ci auguriamo che tali norme possano essere regolate a livello di Comunità europea, per una regolamentazione coerente ed armonizzata”.

 

Federalberghi

 

“Le dichiarazioni rilasciate dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sulla volontà di innalzare l’uso del contante per gli acquisti di beni e servizi, trovano concordi e fiduciosi tutti gli organi della Federazione”. È quanto afferma il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, sollecitando un’urgente decisione sulla materia, richiesta da sempre dagli albergatori italiani. “Il limite dei mille euro è anacronistico e dannoso -prosegue Bocca – se consideriamo per giunta come Paesi nostri concorrenti e confinanti hanno limiti ben più alti o ne sono completamente privi. “Per supportare quindi i primi segnali di ripartenza del settore e dell’intera economia nazionale – conclude Bocca – è indispensabile innalzare, se non abolire ogni limite e lasciare agli italiani ed agli stranieri che decidono di venire nel nostro Paese per turismo o affari di essere liberi di utilizzare qualsiasi mezzo di pagamento. Ed il contante è alla base di ogni pur minimo atto d’acquisto”.

 

Federmoda

 

Plauso del presidente di Federazione Moda Italia e Vice Presidente di Confcommercio, Renato Borghi, alla dichiarazione del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, di prevedere nella legge di Stabilita’ l’ innalzamento del limite per i pagamenti in contanti: “E’ una dichiarazione che risponde positivamente alle ripetute sollecitazioni tanto della Federazione quanto della Confcommercio e che permettera’ alle aziende del settore di operare nel contesto europeo senza handicap anacronistici e autolesionistici. Una buona notizia, insomma, che contribuisce a dare qualche segnale di fiducia alle nostre imprese che ancora non sono state raggiunte in modo sensibile dai segnali di crescita e, al contempo, un apprezzato segnale di attenzione per il commercio italiano”.

 

Federpreziosi

 

Per Giuseppe Aquilino, la dichiarazione del premier Renzi a sostegno dell’inserimento nella legge di Stabilità dell’innalzamento del limite all’uso del contante “ci conferma le ipotesi, già avanzate nei giorni scorsi, che si stia finalmente e definitivamente uscendo dal campo teorico e lo consideriamo un riconoscimento per le battaglie che la nostra Federazione ha combattuto e sta combattendo per ottenere una equiparazione a quanto avviene nei Paesi europei”.

 

Fedagromercati

 

“La proposta fatta dal Presidente del Consiglio Renzi di innalzare il limite del contante a 3.000 euro e’ un’ operazione di grande buon senso, che va nella direzione che Fedagromercati auspicava da tempo e che accogliamo con molta soddisfazione insieme al sistema Confcommercio”. E’ il commento del presidente Valentino Di Pisa, sulla decisione del Presidente del Consiglio Renzi di alzare il tetto limite di contante a 3.000 euro. “Questa decisione infatti favorisce e facilita le operazioni commerciali all’ interno dei centri agroalimentari e dei mercati all’ ingrosso, soprattutto per le imprese e per gli operatori grossisti – ha spiegato – che collaborano con clienti transfrontalieri. Alzare il limite del contante a 3.000 euro non solo risolve serie problematiche dei mercati italiani, specialmente dei mercati dediti specialmente all’ export come quelli di Verona, Padova e Udine, con alcuni clienti esteri abituati ad utilizzare somme piu’ alte di contante, ma, come dichiarato dal Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, permette anche all’ Italia di allinearsi agli standard di altri paesi europei, anche se non del tutto, mettendo le nostre imprese in grado di competere con altri soggetti operanti all’ interno dell’ Ue”.

 

Assorologi 

 

Soddisfazione e pieno sostegno per la proposta del presidente del Consiglio Matteo Renzi, di inserire all’interno della legge di Stabilità l’innalzamento a 3.000 euro del limite di utilizzo del denaro contante. L’attuale limite di 999 euro è infatti anacronistico, inefficace ai fini del contrasto dell’evasione fiscale e inutilmente penalizzante per le imprese del settore orafo ed orologiero e per i consumatori, soprattutto considerando le normative dei Paesi europei, molto più tolleranti, e la stessa normativa dell’UE che indica soglie assai più ampie. “Siamo soddisfatti delle parole, molto chiare e determinate, con cui il Premier Renzi ha annunciato l’imminente adeguamento del limite di utilizzo del denaro contante in linea con quanto avviene nei principali Paesi europei – ha dichiarato il presidente Assorologi Mario Peserico -. Si tratta di un segnale di buonsenso e di responsabilità che ci attendevamo e che porrebbe fine alla incomprensibile penalizzazione delle nostre imprese, soprattutto quelle ubicate in aree di confine,  rispetto ai competitor esteri”».

 

L’abbassamento della soglia sull’uso del contante ha comportato senza ombra di dubbio difficoltà operative e perdita di opportunità economica per tutte le imprese, in particolare per quelle la cui attività si svolge in aree transfontaliere. Si sostiene, pertanto, la proposta del Senatore Galimberti perché l’aumento di utilizzo del contante consentirebbe alle imprese una maggiore concorrenzialità rispetto ai soggetti operanti negli altri Paesi dell’Ue: questo il commento di Confcommercio sulla presentazione di un apposito ddl da parte del Senatore Paolo Galimberti su innalzamento dell’uso del contante.