ufficio-tributiCome ripartirà l’ufficio tributi in questa fase? Ne parliamo con la Dott.ssa Carpenedo in due webinar che si terranno il 21 e il 28 maggio.


L’anno 2020 sarà di sicuro un anno molto difficile da dimenticare per i dipendenti degli uffici tributi comunali e, più in generale, per tutti gli addetti ai lavori del settore.

In un solo anno si sono susseguite una serie di importanti novità a livello normativo che hanno dato il via a una vera rivoluzione del mondo dei tributi locali, ultimamente interessato anche dalle varie disposizioni emergenziali previste dal Governo per far fronte alle difficoltà economiche causate dall’epidemia COVID19.

Le ultime novità in materia di tributi locali

Ma andiamo con ordine: a fine 2019 la Legge di bilancio 2020 ha mandato in pensione l’Imposta unica comunale – IUC – prevedendo l’eliminazione (tanto attesa) della TASI e la conseguente sua incorporazione all’interno della Nuova IMU.

La nuova imposta, nuova in realtà nella disciplina da cui deriva, ma molto simile alla precedente se si va ad analizzare la sua struttura, ha cercato di risolvere una serie di problematiche che nascevano da dubbi interpretativi della precedente norma e ha introdotto una serie di novità riguardanti la gestione di aspetti molto spesso problematici, quali tra i tanti la valorizzazione delle aree edificabili e dei fabbricati collabenti e la corretta applicazione di agevolazioni ed esenzioni.

L’ente locale quindi, tra le altre difficoltà del momento, si è trovato con l’obbligo, entro il 31 luglio (nuovo termine per l’approvazione del bilancio di previsione che verrà definito dal DL Rilancio) di andare ad approvare nuove aliquote e un nuovo regolamento, recependo tutte le novità introdotte.

Ma le novità non si fermano qui. Il 2020 infatti è il primo anno in cui i comuni, nella predisposizione del Piano Economico Finanziario TARI, si devono attenere a quanto previsto dal nuovo “Metodo tariffario per il servizio integrato di gestione dei rifiuti 2018-2021” (MTR) rilasciato da Arera in allegato alla sua delibera 443 del 31 ottobre 2019.

Il nuovo metodo prevede l’elaborazione del piano economico finanziario 2020 sulla base di una riclassificazione dei costi sostenuti nell’anno 2018, impostando una stretta coerenza tra il costo e la qualità del servizio e stabilendo limiti alle tariffe con il fine di garantire trasparenza e omogeneità su tutto il territorio nazionale.

Criticità per l’Ufficio Tributi

Se lo scopo di questa novità è apparso senza dubbio condivisibile, forse non si è tenuto adeguatamente conto della mole di lavoro necessaria per mettere in pratica un cambiamento di tale portata, anche a fronte del poco tempo a disposizione (l’approvazione del PEF è prevista entro il 31 luglio – ulteriore nuovo termine – o 31 dicembre se ci si avvale della proroga introdotta da DL Cura Italia).

Comuni e gestori del servizio si sono trovati nella condizione di dover procedere a una riclassificazione e a un ricalcolo di tutti i costi sostenuti per la gestione del servizio a partire dall’anno 2017, dovendosi troppo spesso confrontare con incertezze normative e di applicazione del metodo, che di sicuro non hanno agevolato il loro compito. A tutto questo si stanno sommando, come accennato inizialmente, le difficoltà relative alla corretta applicazione di quelle misure atte a mitigare le spiacevoli conseguenze che hanno interessato famiglie e attività in seguito al lungo periodo di lockdown.

Il programma dei seminari di Studio Sigaudo Srl

Per far luce su tutti questi temi e su altri aspetti ancora lo Studio Sigaudo Srl, in collaborazione LineaPA, ha messo in calendario due webinar il 21 e il 28 maggio, dalle ore 10 alle ore 12. I corsi saranno tenuti dalla Dott.ssa Cristina Carpenedo, formatrice e funzionario responsabile IMU, Imposta di soggiorno, Cosap e ufficio riscossione coattiva e contenzioso tributario del Comune di Jesolo.

Giovedì 21 maggio si terrà il primo webinar “Le aliquote e il versamento dell’IMU nel 2020” e dopo una settimana esatta, il 28 maggio, il secondo dal titolo “Versamenti dei tributi e attività di accertamento dopo i decreti sull’emergenza Covid”.

I programmi dei due appuntamenti sono scaricabili dal sito di Studio Sigaudo.

È possibile iscriversi e/o richiedere informazioni mandando una e-mail a formazione@studiosigaudo.com.

 


Fonte: articolo di Pier Paolo Dezzani