Trimestre anti-inflazioneIl carrello della spesa è cresciuto regolarmente negli ultimi mesi, ma ad ottobre arriverà il trimestre anti-inflazione: ecco di cosa si tratta.


L’inflazione ha alzato i prezzi dei consumi, cambiando radicalmente le abitudini degli italiani.
Durante l’ultimo anno, i prezzi sono aumentati regolarmente, in ogni campo. In soccorso dei consumatori, però, arriva il trimestre anti-inflazione.

Ecco di cosa si tratta.

Come sono cresciuti i prezzi nell’ultimo anno

Nonostante un calo negli ultimi mesi, l’ultimo anno è stato costellato da aumenti regolari, anche sui beni di prima necessità, gravando (e non di poco) sui portafogli delle famiglie italiane.
Ad oggi, come detto, i prezzi hanno iniziato a ridursi, ma rimangono al di sopra del tasso d’inflazione generale.

Secondo l’Istat, i prezzi dei beni alimentari, dei prodotti per la cura della casa e della persona hanno seguito la seguente dinamica:

  • Luglio 2022: +9,1%;
  • Agosto 2022 +9,6%;
  • Settembre 2022: +10,9%;
  • Ottobre 2022: +12,6%;
  • Novembre 2022: +12,7%;
  • Dicembre 2022: +12,6%;
  • Gennaio 2023: +12%;
  • Febbraio 2023: +12,7%;
  • Marzo 2023: +12,6%;
  • Aprile 2023: +11,6%;
  • Maggio 2023: +11,2%;
  • Giugno 2023: +10,5%;
  • Luglio 2023: +10,4% (dati preliminari).

Trimestre anti-inflazione: di cosa si tratta

Dal primo ottobre al 31 dicembre 2023, una serie di prodotti di prima necessità saranno offerti a prezzi calmierati nei negozi, nei supermercati e negli ipermercati aderenti all’iniziativa.

Anche se, per ora, nel protocollo d’intesa sottoscritto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ci sono solo le firme delle associazioni della distribuzione moderna, del commercio, delle farmacie e parafarmacia.

Come detto dal Ministro Adolfo Urso:

“Col paniere calmierato, siamo convinti di poter dare un definitivo colpo all’inflazione, riconducendola a livelli normali”.

Cosa dicono i consumatori

L’Unione Nazionale Consumatori ha definito l’iniziativa come una “sceneggiata, un’operazione di marketing e di facciata”, priva di qualunque impegno concreto e di effetti reali.
Mentre Assoutenti sta pensando ad azioni legali contro l’ostruzionismo dell’industria e ha ipotizzato un esposto all’Antitrust per cartello.

Il direttore Ancc-Coop, Albino Russo, ha espresso “profondo rammarico per la mancata disponibilità dell’industria alimentare”.

Cosa dice il fronte industriale

Cna Agroalimentare ha affermato di essere disponibile a collaborare, purché gli strumenti vengano cercati all’interno di un tavolo unico, che coinvolga l’intera filiera nazionale.
Anche Confartigianato ha manifestato “piena disponibilità” al confronto e al coinvolgimento nelle attività del Governo, per quanto riguarda le imprese rappresentate.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it