L’obiettivo era quello di limitare le prescrizioni mediche di visite, prestazioni ed esami non necessari, per impedire “prescrizioni non appropriate a carico del Servizio Sanitario Nazionale”. Il decreto Appropriatezza ha individuato le condizioni e definito le indicazioni di appropriatezza prescrittiva per 203 prestazioni erogabili da Servizio Sanitario Nazionale.
In particolare saranno due le condizioni di erogabilità da valutare:
a) lo stato personale e clinico del paziente beneficiario,
b) la finalità terapeutica, diagnostica, prognostica o di monitoraggio.
In pratica saranno a carico del paziente, se fuori delle condizioni di erogabilità previste dal decreto, le prestazioni riguardanti Odontoiatria, Genetica, Radiologia diagnostica, Esami di laboratorio, Dermatologia allergologica, Medicina nucleare.
Tutto ciò causa allarme crescente presso i cittadini, oltre al sospetto che il decreto attuativo, in concreto, si traduca in una riduzione o addirittura negazione dell’accesso a terapie ed esami necessari.
Federconsumatori segnala il rischio che i criteri e le norme di appropriatezza del decreto dilatino tempi e accessi ad esami e indagini per terapie “realmente appropriate” e “personalizzate”.
In tal senso chiediamo al Ministero di intervenire e fare chiarezza, sempre con l’obiettivo di garantire il diritto e la tutela della salute dei cittadini.
I tickets che abbiamo pagato sino ad oggi non costituiscono una quota di partecipazione alla spesa sanitaria. Più di una volta mi è capitato, in passato, di dover fare delle analisi di laboratorio in lab.privato. Per il ticket era richiesto un versamento di 46,15 euro…. Senza l’impegnativa dell’ASL il laboratorio mi ha chiesto 35 euro e mi ha restituito l’impegnativa dicendomi che è meglio…risparmiare !!! Il ticket è superiore al costo della prestazione. Questi tagli servono ad accontentare i MAFIOSI che sostengono il governo.