tetto-ai-contanti-10-mila-propostaUn progetto di legge depositato alla Camera prevede un innalzamento del tetto ai contanti pari a cinque volte il limite attualmente in vigore, fino a 10 mila euro: ecco la proposta.


Sta facendo molto discutere la proposta di legge che la maggioranza sta portando avanti, vale a dire l’idea di elevare il tetto massimo ai contanti.

Alcuni la vedono come un “favore” agli evasori, altri invece come un utilizzo più libero e legittimo dei propri risparmi.

Scopriamo dunque nello specifico cosa prevede questa proposta e su cosa si sta dibattendo.

Tetto ai contanti alzato fino a 10 mila euro: la proposta

Alzare il tetto per l’uso del contante, già innalzato nel febbraio scorso a 2mila euro, fino a 10mila euro: questo è quanto prevede il progetto di legge depositato dalla Lega alla Camera, primo firmatario l’onorevole Alberto Bagnai.

Si ricorda che l’Italia è uno dei pochi paesi in Unione europea ad averlo, assieme ad altre 11 nazioni. Tra gli altri ad aver posto un limite, sui nostri livelli, si trovano Portogallo, Spagna, Francia e Grecia. Mentre in altri paesi, come Polonia e Repubblica Ceca, il tetto è attorno ai 10mila euro, in linea con la proposta avanzata dalla Commissione europea nel 2021, per contrastare il riciclaggio e il finanziamento al terrorismo

“Una proposta di buonsenso, in  linea con il programma del centrodestra e con altri Paesi europei: meno burocrazia, più libertà”, ha commentato su Facebook il  vicepremier e segretario della Lega, Matteo Salvini.

La conferma è arrivata anche dalla premier Girogia Meloni in Senato, che ha aggiunto: “sul tema del tetto al contante negli anni abbiamo assistito ad una discussione molto ideologica, non c’è correlazione tra intensità del limite del contante e la diffusione dell’economia sommersa“. 

Confcommercio è d’accordo

Tra i pareri favorevoli alla proposta c’è quello dell’associazione delle Imprese Confcommercio.

Nell’attuale quadro economico, caratterizzato da forte instabilità e da una perdurante stagnazione dei consumi, non appare congruo porre ulteriori limitazioni alle forme di pagamento“.

Il forte incremento della diffusione della moneta elettronica registrato negli ultimi anni, non può infatti prescindere dal legittimo uso del contante: in assenza di interventi normativi, dal primo gennaio 2023 il limite per l’utilizzo del denaro contante in Italia scenderà da duemila a mille euro, confermando la forte asimmetria rispetto a molti altri Paesi europei in cui vigono limiti ben più elevati o addirittura non sono previste soglie. Nell’attesa che si pervenga finalmente alla definizione di un limite comune a livello europeo, è dunque auspicabile che in ambito nazionale questo venga elevato in misura significativa“.

Sempre sugli strumenti dei pagamenti, Confcommercio ha ribadito la necessità “di ridurre costi e commissioni a carico di imprese e professionisti per l’accettazione delle carte di pagamento“.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it