In una recente circolare dell’Inps, la numero 81/2023, si fa chiarezza sulla variazione dei tassi di interesse BCE a settembre 2023.
La decisione della Banca Europea è dovuta al fatto che l’inflazione continua a diminuire, ma ci si attende tuttora che rimanga troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato.
L’incremento dei tassi rispecchia dunque la valutazione del Consiglio direttivo delle prospettive di inflazione considerati i dati economici e finanziari più recenti, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria.
In base alla sua attuale valutazione, il Consiglio direttivo ritiene che i tassi di interesse di riferimento della BCE abbiano raggiunto livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale a un ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo.
Scopriamo tutte le novità attraverso una recente circolare dell’Inps dedicata all’argomento.
Cambiano ancora i tassi di interesse BCE, ecco le istruzioni dell’Inps
La Banca Centrale Europea, con la decisione di politica monetaria del 14 settembre 2023, ha innalzato di 25 punti base il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema (ex Tasso Ufficiale di Riferimento, TUR) che, dal 20 settembre 2023, è pari al 4,50%.
La variazione incide sulla determinazione del tasso di dilazione e di differimento da applicare agli importi dovuti a titolo di contribuzione agli enti gestori di forme di previdenza e assistenza obbligatorie, e anche sulla misura delle sanzioni civili.
Interesse di dilazione e di differimento
L’interesse di dilazione per il pagamento a rate dei debiti relativi ai contributi e alle sanzioni civili è fissato al 10,50% annuo. Questo si applica alle richieste di pagamento a rate presentate dopo il 20 settembre 2023. I piani di pagamento precedentemente emessi rimangono invariati.
A partire dal 20 settembre 2023, se viene concessa un’estensione per il pagamento dei contributi, l’interesse sarà del 10,50% annuo. Questo nuovo tasso si applica ai contributi a partire da settembre 2023.
Sanzioni civili
La Banca Centrale Europea ha aumentato il tasso di interesse per le operazioni di rifinanziamento principali a partire dal 20 settembre 2023, e questo cambierà anche le sanzioni civili:
- Se non si paga o si paga in ritardo per i contributi o premi (come stabilito dalla legge), la sanzione civile sarà del 10% all’anno (il tasso del 4,50% aumentato di 5,5 punti).
- Questa stessa misura del 10% annuo si applica anche in altri casi specifici.
- In caso di evasione, la sanzione civile sarà del 30% fino a un massimo del 60% dell’importo non pagato entro la scadenza di legge.
- Per una situazione diversa, la sanzione civile sarà del 10% all’anno.
Sanzioni ridotte in caso di Procedure Concorsuali
Il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto ha stabilito che, in caso di procedure concorsuali, le sanzioni saranno ridotte in base al tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema. Se si verifica un caso di evasione, le sanzioni saranno il tasso di interesse aumentato di due punti.
La riduzione delle sanzioni è condizionata al pagamento completo dei contributi e delle spese. Inoltre, il limite massimo della riduzione non può essere inferiore al tasso di interesse legale. A partire dal 20 settembre 2023, la riduzione massima sarà pari al tasso legale (5%), mentre la riduzione minima sarà pari al tasso legale aumentato di due punti (7%).
Il testo completo della circolare
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it