Il dossier della Uil servizio politiche territoriali ha valutato l’andamento della pressione fiscale locale a Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna e Cagliari. Negli ultimi cinque anni nelle grandi città in cui si voterà il prossimo 5 giugno (Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna e Cagliari) le tasse locali, da quelle sulla casa, ai rifiuti, all’addizionale Irpef, sono rincarate fino a +300%. E’ quanto emerge da un dossier pubblicato oggi dalla Uil servizio politiche territoriali che ha valutato quanto e come sono aumentate le imposte nelle sei grandi città al voto.
Napoli – “A Napoli, guidata dal 2011 da Luigi De Magistris la tariffa sui rifiuti è tra le più alte d’Italia: per la famiglia tipo è pari a 436 euro all’anno” mentre l’addizionale comunale Irpef “è stata rincarata per due volte fino a raggiungere il tetto dello 0,8 per cento”. Il rincaro “è stato del 60 per cento in cinque anni: oggi il costo per la famiglia media raggiunge i 336 euro all’anno”. Aumenti anche per le tasse sulla seconda casa: “Attualmente per una seconda abitazione, di modesta metratura (rendita catastale di 550 euro), si è passati a pagare da 404 euro del 2010 a 979 del 2015 con un incremento del 142,3 per cento. Complessivamente la famiglia tipo a Napoli è ai vertici d’Italia: paga 2.011 euro all’anno”.
Milano La tassa sui rifiuti a Milano, governata dalla giunta Pisapia dal 2011, “è cresciuta – riporta il dossier – del 57,6 per cento passando per la famiglia-tipo dai 210 euro medi annui ai 331 euro dello scorso anno”. Per quanto riguarda l’addizionale Irpef locale dal 2011 le aliquote sono state ritoccate per tre volte e si è arrivati all’attuale 0,8 per cento. Mentre sul fronte delle seconde case “per una casa di dimensioni modeste con una rendita catastale di 550 euro il costo fiscale è quadruplicato arrivando a superare i 1.000 euro all’anno”.
Roma – “A Roma si paga l’addizionale Irpef più alta d’Italia, pari allo 0,9 per cento” e “la famiglia-tipo, monitorata dalla Uil servizio politiche territoriali, tenuto conto di Irpef, rifiuti e seconda casa, arriva a pagare 1.962 euro all’anno”. Per quanto riguarda la tassa sui rifiuti “negli ultimi cinque anni: dal 2010 al 2013 (giunta Alemanno) si assiste ad un crescendo della tariffa, successivamente c’è una diminuzione: a conti fatti l’aumento complessivo è stato del 12,4 per cento”. Sul fronte della seconda casa “le aliquote sono al top: sono state sempre fissate al massimo consentito dalla legge e oggi sono all’11,4 per mille”.
Torino – Per una famiglia tipo di Torino, guidata dal sindaco Piero Fassino, il peso complessivo delle tasse locali è pari a 1.797 euro all’anno. “L’incremento complessivo per la famiglia tipo arriva al 135,2 per cento in cinque anni. La giunta uscente ha aumentato nel 2012 l’addizionale Irpef sulla busta paga allo 0,8 per cento incrementando però anche la soglia di esenzione. “Complessivamente l’aumento medio è stato in cinque anni del 60 per cento”. Su anche la tassa sui rifiuti : +26,6 per cento in cinque anni. “La seconda casa era al 6 per mille (un punto sotto l’aliquota massima consentita) nel 2010 ma con l’avvento dell’Imu nel 2012 comincia crescere fino a raggiungere il 10,6 per mille”.
Bologna – A Bologna i calcoli della Uil assegnano “alla variabile Irpef una crescita limitata al 14,3 per cento con un esborso per la famiglia media che tuttavia si colloca a 336 euro”. La tassa sui rifiuti “pur crescendo costantemente anno per anno ha raggiunto solo 2,86 euro al metro quadrato con un incremento quinquennale del 15,7 per cento”. Mentre sulle seconde case “ad oggi l’incremento è stato del 142,3 per cento e si arriva a pagare per una casa con rendita catastale di 550 euro fino a 979 euro annui contro i 404 del 2010”.
Cagliari – A Cagliari, dove meno cara è la seconda casa, “in cinque anni il peso per la famiglia-tipo (tra rifiuti, addizionale locale Irpef e seconda casa) raggiunge i 1.772 euro per una famiglia che guadagna, tra i due coniugi, 42 mila euro annui lordi. L’incremento nel quinquennio del peso delle tasse locali è stato del 93,9 per cento, il più basso”. L’addizionale Irpef “si paga per scaglioni a partire dallo 0,66 per i redditi fino a 15 mila euro fino a allo 0,8 per quelli oltre i 75 mila. Mentre fino a 10 mila euro c’è l’esenzione totale”. Per quanto riguarda la tariffa per i rifiuti “l’incremento è stato molto alto, fino al 100 per cento, nel periodo che va dal 2010 al 2013 mentre negli due ultimi anni la rotta è stata invertita”.