Salta il previsto incremento dell’accisa su bionde, chiare e scure. Una determinazione dell’Agenzia fiscale dà attuazione pratica alla norma contenuta nel “Destinazione Italia”
Sarebbe dovuto scattare dal 1° marzo, come disposto dal Dl 91/2013 (“Valore cultura”). L’aumento dell’aliquota di accisa sulla birra, da 2,70 a 2,77 euro per ettolitro e per grado-Plato, è stato invece bloccato, per il 2014, da un emendamento approvato in fase di conversione del decreto legge 145/2013 (“Destinazione Italia”) e reso operativo da una determinazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli del 25 febbraio 2014.
Il decreto “Valore cultura”, dunque, tra le coperture alle disposizioni dettate nel provvedimento per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo, aveva stabilito, tra l’altro, l’aumento delle accise su birra, prodotti alcolici intermedi e alcole etilico, in parte dal prossimo marzo e in parte dal 2015.
Con determinazione del 23 dicembre scorso, le Dogane avevano adeguato la tassazione a decorrere dalle varie scadenze.
Ora, alla luce della modifica normativa che ha deciso lo stop all’aumento dell’accisa sulla birra per il 2014, l’Agenzia, con determinazione del 25 febbraio, ha corretto la precedente, eliminando dall’elenco degli incrementi per il 2014 il punto riferito alla birra.
Infine, con altra nota dello stesso giorno, le Dogane ricordano che la soppressione dell’aumento dell’accisa riguarda esclusivamente la birra, non anche gli altri prodotti, per i quali, pertanto, restano efficaci i previsti ritocchi. Per tutti, poi, restano validi gli aumenti stabiliti a decorrere dal 1° gennaio 2015.
FONTE: Fisco Oggi, giornale on line dell’agenzia delle entrate