Un nuovo balzello potrebbe presto abbattersi sugli italiani e in particolare sui proprietari di casa: la tassa sugli ascensori. Il Ministero dello sviluppo economico ha infatti licenziato uno schema di decreto del Presidente della Repubblica che impone una verifica straordinaria degli ascensori esistenti, attribuendo ai soggetti verificatori la facoltà di prescrivere una serie di costosi interventi a carico dei proprietari di casa.
La disposizione ministeriale viene motivata con l’esigenza di aumentare il livello di sicurezza degli impianti esistenti in Italia, ma Confedilizia ricorda che già oggi la legge prevede obblighi stringenti per gli ascensori. “E’ palese – a giudizio dell’organizzazione dei proprietari di casa – che la sicurezza è garantita, tanto la percentuale di incidenti è bassissima, in presenza di un traffico giornaliero di passeggeri da trenta a quaranta milioni”. Sui poveri proprietari si potrebbe abbattere un salasso tale che in confronto i tempi in cui si pagavano Imu e Tasi sulla prima casa saranno ricordati con nostalgia.
La replica del ministero dello Sviluppo economico non si fa attendere. Il Mise in risposta a Confedilizia sottolinea come il Dpr in questione “non prevede verifiche straordinarie, bensì controlli di sicurezza da svolgersi nell’ambito della prima verifica ordinaria utile. Maggiore attenzione – sottolinea il ministero – è prevista solo per gli ascensori installati anteriormente al 1999, cioè prima dell’applicazione delle relative direttive europee in materia che hanno aumentato i requisiti di sicurezza per gli impianti.
Un’altra disposizione – il comma 7 dell’articolo 15 del D.P.R. n. 162/’99, prevede: «Nel caso in cui il manutentore rilevi un pericolo in atto, deve fermare l’impianto, fino a quando esso non sia stato riparato informandone, tempestivamente, il proprietario o il suo legale rappresentante e il soggetto incaricato delle verifiche periodiche, nonché il comune per l’adozione degli eventuali provvedimenti di competenza».
Confedilizia controreplica dunque continuando ad appellarsi a Renzi “affinché disponga l’eliminazione dalla bozza di provvedimento di questo ‘corpo estraneo’, con il quale si vorrebbero imporre ai proprietari di casa spese assolutamente non necessarie e certamente onerose per la maggior parte delle famiglie italiane”.