tassa-rifiuti-determinazione-costi-efficientiIn una nuova delibera l’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia e Reti Ambienti) definisce dei criteri di riconoscimento dei costi efficienti di esercizio e di investimento del servizio integrato dei rifiuti, per il periodo 2018-2021.


Tassa Rifiuti, determinazione costi efficienti. Le nuove regole, contenute nella delibera n. 443 del 31 ottobre 2019 e definite in seguito ad un processo di consultazione avviato in agosto che ha coinvolto i vari soggetti del settore, fissano i corrispettivi TARI da applicare agli utenti nel 2020-2021, i criteri per i costi riconosciuti nel biennio in corso 2018-2019 e gli obblighi di comunicazione.

Il provvedimento reca le disposizioni aventi ad oggetto la determinazione delle entrate tariffarie per l’erogazione del servizio integrato di gestione dei rifiuti. E valevole anche per rifiuti differenziati, urbani e assimilati, ovvero dei singoli servizi che lo compongono.

Tariffe Rifiuti ARERA: sui Piani Finanziari dei Comuni cosa cambia?

Il DL Sostegni in Gazzetta proroga PEF 2021 e tariffe TARI al 30 giugno 2021.

Tassa Rifiuti, determinazione costi efficienti

Le nuove regole, definite con un ampio processo di consultazione che ha coinvolto tutti gli attori del settore, definiscono.

  • i corrispettivi TARI da applicare agli utenti nel 2020-2021,
  • i criteri per i costi riconosciuti nel biennio in corso 2018-2019
  • e gli obblighi di comunicazione.

Il nuovo metodo – che prevede limiti tariffari e quattro diversi schemi adottabili dagli enti locali e dai gestori in relazione agli obiettivi di miglioramento del servizio – regola, in particolare, queste fasi:

  • spazzamento e lavaggio strade,
  • raccolta e trasporto,
  • trattamento e recupero,
  • il trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani,
  • gestione tariffe
  • e rapporti con gli utenti.

I gestori dovranno attivare tutti gli strumenti necessari per rendere accessibili e comprensibili i documenti e le informazioni agli utenti. Come ad esempio documenti quali la Carta della qualità del servizio o i documenti di riscossione della tariffa.

Eventuali variazioni tariffarie in futuro dovranno essere giustificate solo in presenza di miglioramenti di qualità del servizio o per l’attivazione di servizi aggiuntivi per i cittadini, contemplando sempre la sostenibilità sociale delle tariffe e la sostenibilità ambientale del ciclo industriale, nel rispetto degli equilibri della finanza pubblica locale.

A questo link potete trovare invece maggiori informazioni sui termini per la prescrizione della tassa rifiuti.

Il commento del presidente di ARERA

Su queste fasi il Metodo Tariffario impone una stretta coerenza tra il costo e la qualità del servizio:

consentendo ad un sistema più efficiente – afferma Stefano Besseghini, presidente di Arera – di contrastare le zone d’ombra. Dobbiamo arrivare ad avere le stesse regole per tutti i cittadini, trasparenza dei flussi economici e delle competenze, riduzione drastica dell’evasione. Che – oltre a creare disparità tra i consumatori – toglie risorse indispensabili al ciclo dei rifiuti. I rifiuti non sono l’emergenza di un particolare comune o di una regione, ma un sistema da integrare e gestire in modo organico in tutto il Paese”.