Ai comuni 2,7 miliardi per la prima casa, a cui si aggiungono i 625 milioni di euro di trasferimenti del governo 2,5 milioni di contribuenti “esenti imu” a rischio tasi con l’addizionale dello 0,8% le eventuali detrazioni (63 euro medi) le pagheranno comunque i contribuenti per oltre 10,5 milioni di contribuenti il rischio e’ che la tasi sia piu’ pesante dell’imu.
Con le decisioni prese dal Governo con il Decreto sulla TASI, potranno entrare nelle casse dei Comuni 4,8 miliardi di euro, a cui si aggiungono i 625 milioni di euro previsti dal Governo come trasferimenti, per un totale di 5,4 miliardi di euro (più del gettito IMU prima casa).
Ciò avverrà se tutti i Comuni si avvalessero della facoltà di introdurre l’addizionale aggiuntiva dello 0,8 per mille, da destinare alle detrazioni.
Nello specifico, la TASI sulla prima casa (con detrazioni), porterebbe un gettito di oltre 2,7 miliardi di euro, a cui si aggiungono gli 843 milioni di euro per le seconde case e per quelle affittate, oltre 605 milioni di euro per i capannoni, 186 milioni di euro per i negozi, 121 milioni di euro per gli uffici e 315 milioni da altri immobili.
Per quanto riguarda la TASI sulla prima casa, anche con eventuali detrazioni, il rischio è che a “passare alla cassa” per pagare siano anche i 2,5 milioni di contribuenti “esenti IMU”, che non avevano pagato l’imposta nel 2012.
Inoltre, per oltre 10,5 milioni di contribuenti (il 50% del totale), residenti in uno degli oltre 5.600 Comuni che avevano l’aliquota IMU al 4%, la TASI rischia di essere più pesante della stessa IMU.
Ad affermarlo è Guglielmo Loy – Segretario Confederale UIL, che illustra i dati emersi dall’elaborazione sulla nuova tassa, con 5 probabili esempi.
Tra l’altro, con la decisione di aggiungere un’addizionale (tra lo 0,1 per mille e lo 0,8 per mille) sulle aliquote massime della TASI, da dirottare esclusivamente alle detrazioni, il rischio è che i Comuni siano spinti a portare al massimo le aliquote di riferimento.
Questa operazione porterebbe un extra gettito di 1,4 miliardi di euro, con un beneficio di soli 63 euro medi per le detrazioni.
a cura del Servizio Politiche Territoriali della UIL