E’ stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il D.L. n. 16/2014 sulle disposizioni urgenti in materia di finanza locale. Il provvedimento inaugura, dunque, la Tasi, la componente della Iuc sui servizi comunali indivisibili. Di seguito, ecco una guida sulle principali novità.
CHI PAGA – Sono soggetti all’imposta sui servizi comunali indivisibili i fabbricati, comprese le abitazioni principali, e le aree edificabili
CHI PAGA SOLO IN PARTE – Gli immobili usati da enti non commerciali , destinati esclusivamente allo svolgimento di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, pagano l’imposta solo per la parte del bene in cui viene svolta attività commerciale.
ESENZIONI – Sono esclusi dal pagamento le aree scoperte e i terreni agricoli.
COME SI CALCOLA – La base di calcolo della Tasi è la stessa dell’Imu: per le abitazioni occorre aumentare la rendita catastale originaria del 5 per cento e moltiplicare per 160. Alla cifra che ne derivano, si applicano le aliquote previste.
ALIQUOTE – Quella base è del 2,5 per mille. I Comuni potranno incrementarla fino all’8 per mille, a patto che il gettito derivante venga destinato al finanziamento di detrazioni fiscali o altre misure volte a equiparare gli effetti della Tasi a quelli dell’Imu.
COME SI PAGA – Il versamento della Tasi dovrà avvenire esclusivamente attraverso modello F24 e/o bollettino di conto corrente postale.
FONTE: CGIA Mestre