Sono arrivati i bollettini per il pagamento della Tasi. Pubblicati in Gazzetta Ufficiale, includono, purtroppo, la fregatura che in molti temevano: a causa dei tempi ristrettissimi dovuti all’incertezza che ha connotato e che tuttora connota il pagamento della prima rata della tassa sui servizi indivisibili, i modelli sono in bianco.

In un primo tempo, si era ipotizzato l’invio ai Comuni di documenti precompilati, con indicato l’importo da pagare, come del resto aveva annunciato la legge di Stabilità, ma così non è stato. I contribuenti dovranno farsi i calcoli da soli. A meno che non utilizzino l’F24. Quantomeno, i nuovi bollettini potranno essere inviati anche per via telematica, attraverso il canale servito dalla Poste.

Questo, in ogni caso, varrà solo per quei comuni che hanno deliberato le aliquote di loro pertinenza e la quota spettante agli inquilini; tuttavia, tali Comuni, dove sono attese file chilometriche alle Poste, e intasamenti di Caf e studi commercialisti, sono circa 2000, a fronte di quasi 8mila amministrazioni cittadine italiane. Dove i sindaci, quindi, non hanno ancora proceduto con le delibere, si pagherà, verosimilmente, a ottobre.

FONTE: CGIA Mestre

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