TARI in bolletta dal 2019? Per l’AIGET, Associazione italiana grossisti di energia e trader, è un errore.
La TARI in bolletta “è un errore” perché rende meno visibili gli effetti degli investimenti in risparmio ed efficienza energetica e scoraggia gli utenti più virtuosi. Lo denuncia l’AIGET, Associazione italiana di grossisti di energia e trader.
“Il motivo dovrebbe essere d’interesse per le attuali forze politiche – sottolinea l’Aiget – Se la bolletta si riempie di oneri fissi (non dipendenti dal consumo), la quota energia diventa sempre meno rilevante. Questo significa che chi fa investimenti in risparmio energetico (es. pompe di calore, nuovi infissi) oppure in energie rinnovabili, non vedrà diminuire più di tanto la propria bolletta”.
“Una bolletta che non varia al variare dei consumi scoraggia gli utenti virtuosi e attenti all’ambiente” prosegue l’Associazione “Bisogna invece premiare chi migliora la propria abitazione, bisogna poter osservare un calo significativo della bolletta se si investe in nuove tecnologie che tutelano l’ambiente”.
“La TARI interviene in un contesto già molto penalizzato, la bolletta negli ultimi anni è stata sovraccaricata di oneri che non hanno nulla a che fare con il consumo di energia, siamo già arrivati al limite massimo” conclude l’Aiget.
Nelle scorse settimane, la stessa Associazione si era anche schierata contro le cosiddette “maggior tutele“.
“In questi giorni molti sono stati i commenti sui provvedimenti dell’Autorità Antitrust con cui sono state sanzionate le condotte di alcune società ex monopoliste e appartenenti a gruppi verticalmente integrati (e che quindi gestiscono ex lege la Maggior Tutela, nonché i servizi di distribuzione e gestione delle reti elettriche, oltre ad esercitare contestualmente anche attività sul libero mercato), condotte che sono state considerate idonee ad alterare la concorrenza sul mercato della vendita ai clienti finali. […] Assurdo sostenere che i recenti provvedimenti Antitrust dimostrino che occorre mantenere Maggior Tutela.”