“E’ stato un incontro franco e costruttivo, come deve essere tra chi rappresenta 8mila Comuni e il governo nazionale. Il presidente del Consiglio ci ha confermato che nel Def non ci saranno nuovi tagli ai Comuni negli esercizi 2016 e 2017 e si è detto disponibile a valutare una nostra proposta sia sulla ripartizione del taglio alle Città metropolitane che sulla reintroduzione del fondo perequativo Imu-Tasi di 625 milioni. Su questi temi ci reincontreremo la settimana prossima con i ministeri competenti per fissare modalità operative e tempistiche”.
Lo ha detto il presidente dell’Anci e sindaco di Torino, Piero Fassino, riferendo in conferenza stampa a Palazzo Chigi gli esiti dell’incontro di stamattina tra sindaci e governo che ha avuto al centro il Documento di economia e finanza allo studio dell’esecutivo.
“Il fatto di incontrare i sindaci prima del varo definitivo del Def – ha detto Fassino – è un segno di attenzione e oggi è stata confermata la relazione positiva tra associazione e governo che puntano entrambi alla ricerca di soluzioni condivise”.
Oltre alle garanzie sui tagli bloccati per il biennio 2016 e 2017 e le aperture sulla reintroduzione del fondo perequativo Imu-Tasi del 2014, il governo ha anche rassicurato i sindaci sulla semplificazione amministrativa e sulla questione dei mutui contratti dai Comuni con il ministero dell’Economia e Cassa depositi e prestiti.
“Ci è stata confermata – ha riferito Fassino – un’accelerazione sulla rinegoziazione sui tassi dei mutui con Cdp e Mef. Il presidente Renzi ha dato precise rassicurazioni e ci ha detto che darà mandato al governo per affrontare al più presto la questione”.
“Il presidente del Consiglio – ha continuato il sindaco di Torino – ha convenuto sull’intesa già raggiunta in prossimità del varo della scorsa legge di stabilità, che avrebbe dovuto prevedere l’eliminazione di tutta la ‘selva’ di norme, vincoli e obblighi che frenano e rendono difficile l’organizzazione macchina amministrativa. C’è già un accordo e un testo – ha ricordato Fassino -, ora chiediamo che a quell’accordo si dia attuazione”.
Durante l’incontro si è poi parlato dei tagli alle Città metropolitane. “Come Anci siamo abituati a rispettare gli accordi e confermiamo quanto stabilito nell’accordo in Stato-città. Tuttavia il taglio da circa 250 milioni ha un impatto particolarmente oneroso per le città di Roma, Napoli e Firenze. Abbiamo avuto la disponibilità a formulare una nostra proposta che, fermo restando il saldo iniziale, possa rendere meno gravoso l’onere per queste tre città”.
Sempre sul tema delle Città metropolitane, poi, sindaci e governo hanno parlato delle sanzioni per lo sforamento del Patto di stabilità che, unite alle minori risorse, potrebbero causare problemi di bilancio per molti dei nuovi enti metropolitani. “Sulle sanzioni abbiamo chiesto che si dia attuazione a quanto deciso nella Conferenza Unificata dello scorso febbraio ovvero di una rimodulazione in basso. I sindaci non vogliono non ottemperare a eventuali sanzioni ma chiedono di non ereditare gli oneri che vengono da enti ormai disciolti come le vecchie Province. Non amiamo le deroghe ma se si aggiungono sanzioni a sanzioni c’è il rischio di una insostenibilità finanziaria”. Il presidente del Consiglio ha anche confermato ai sindaci come a breve si darà seguito allo sblocco di investimenti sulle Città metropolitane previsto dallo Sblocca Italia e dalla Legge di stabilità, “in particolare – ha rimarcato Fassino – per quanto riguarda le linee metropolitane nelle grandi città”.
Fassino ha quindi concluso il suo intervento rispondendo a una domanda sulle polemiche di questi giorni in cui si è parlato di guerra tra sindaci e governo che ha portato anche confronti accesi tra sindaci di alcune città. “Non c’è una tregua perché non c’è stata guerra. Stiamo parlando di una normale attività di negoziato e confronto che c’è stato nei mesi scorsi e ci sarà in futuro.