Attesa per le modifiche proposte dal Partito Democratico al capitolo Pensioni. Governo pronto ad emendamenti sul Sud e Salva Banche. Potrebbero arrivare gli interventi sul Sud promessi dal Governo. Lo ha detto il presidente della commissione Bilancio della Camera , Francesco Boccia, aprendo i lavori sulla legge di Stabilità. «Potrebbero arrivare già le prime riformulazioni e proposte di relatori e Governo sul Sud», ha annunciato Boccia.
Come anticipato dal Viceministro Morando Governo e maggioranza sono orientati a introdurre un credito d’imposta automatico per le imprese che investono articolato su tre fasce con una leggera maggiorazione rispetto alle ipotesi dei giorni scorsi: al 10% per le grandi aziende, al 15% per le medie e al 20% per le piccole imprese. Questa misura sarebbe abbinata da un prolungamento di un anno nelle aree svantaggiate del Sud della decontribuzione per i nuovi assunti al 40 per cento. Il pacchetto delle misure di modifica dovrebbero arrivare domani mattina in commissione.
Attesa anche la misura per sostenere i piccoli risparmiatori penalizzati dal decreto legge salva banche. Per il momento l’ipotesi di base resta quella di un fondo di solidarietà da 100 milioni, finanziato per un terzo con soldi pubblici e due terzi con risorse delle banche. Con questo Fondo si salverebbero il 30% delle perdite subite dai sottoscrittori dei bond subordinati della quattro banche entrate nella meccanismo di risoluzione della crisi che hanno coinvolto Cassa Ferrara, Banca Marche, Popolare dell’Etruria e CariChieti.
Da sciogliere ancora il nodo pensioni con diverse modifiche che nelle prossime ore potrebbero salire nella stabilità. Il Pd chiede l’estensione dell’opzione donna, includendo nel regime sperimentale anche le nate nell’ultimo trimestre del 1958; la possibilità di cumulo del riscatto della laurea con il congedo facoltativo di maternità; la proroga della Dis-coll fino a tutto il 2016 e il computo dei periodi di maternità ai fini dei premi aziendali di produttività.
Possibili novità in arrivo in particolare per la settima salvaguardia con l’apertura ai lavoratori domestici, agli stagionali, agli agricoli e l’estensione da 12 a 36 mesi del termine per maturare il diritto a pensione dopo la mobilità per coloro che entrano in tale profilo di tutela. Una misura che aiuterebbe il pensionamento dei lavoratori del centro-nord dove, com’è noto, la durata della mobilità è più breve. In pista resta anche l’eliminazione della penalizzazione per i lavoratori precoci usciti tra il 2012 ed il 2014 e l’obiettivo di anticipare già al 2016 la no tax area per i pensionati. Non ci saranno spazi per ulteriori modifiche dato che la partita sulla flessibilità in uscita si aprirà all’inizio del prossimo anno. I lavori in Commissione si dovranno concludere entro il 14 dicembre dato che il provvedimento è atteso in Aula alla Camera a partire da Martedì 15 dicembre.
Altro capitolo che sarà interessato da novità è il comparto difesa e cultura al quale il Premier ha stanziato una maxi dote di due miliardi di euro. Metà delle risorse andranno alla cybersicurezza, alla difesa, al bonus da 80 euro per le forze dell’ordine e all’ammodernamento e all’incremento dei mezzi. L’altra metà della dote, ossia un miliardo, sarà destinato alla cultura.