Gli elenchi dei soggetti tenuti all’applicazione dello split payment, pubblicati nell’apposita sezione del sito internet del dipartimento delle Finanze, hanno efficacia costitutiva.


A precisarlo è lo stesso dipartimento con una nota diffusa oggi.

 

Il chiarimento, peraltro, è in linea con quanto già sostenuto dall’Agenzia delle entrate, secondo la quale “in considerazione dell’allargamento dell’ambito applicativo del meccanismo della scissione dei pagamenti (…) l’espressa individuazione dei soggetti per i cui acquisti trova applicazione tale meccanismo viene effettuata dal dipartimento delle Finanze (…) con appositi elenchi, l’inclusione nei quali determina un effetto costitutivo” (cfr circolare n. 27/E del 7 novembre 2017).

 

Quindi, si legge nella nota, allo scopo di tutelare il legittimo affidamento dei soggetti interessati, la disciplina dello split payment  deve essere applicata dalla data di effettiva inclusione del soggetto nell’elenco. E dalla data di pubblicazione dell’elenco stesso sul sito del dipartimento delle Finanze.

 

Inoltre, per facilitare la consultazione delle posizioni dei contribuenti, all’interno degli elenchi è stata inserita una colonna. Qui viene riportata la data di inserimento nella lista.

 

Si ricorda, infine, che gli elenchi sono costantemente monitorati e aggiornati per tenere conto delle segnalazioni pervenute dagli stessi contribuenti. A tal proposito, si segnala che l’ultimo aggiornamento risale allo scorso 3 febbraio. In questa data sono stati rivisti gli elenchi relativi agli enti e alle società controllate dalle amministrazioni centrali e locali. E anche quelli relativi a enti, fondazioni o società partecipate, per una percentuale complessiva del capitale non inferiore al 70%, dalle amministrazioni pubbliche.