Il decreto Dignità ha fissato le nuove date per l’invio dello Spesometro 2018. Ecco cosa cambia e quali sono le nuove scadenze a pochi mesi dall’abolizione di questo strumento.
Apportate alcune novità rispetto a quanto previsto dal testo iniziale del D.L. n. 87/2018 approvato dal Consiglio dei Ministri del 2 luglio 2018 in riferimento anche alla misura dello spesometro.
Cosa è cambiato con il Decreto Dignità?
Con l’ingresso del decreto Dignità, è stata confermato lo spostamento al 28 febbraio 2019 della scadenza – già fissata al 30 novembre – per l’invio dei dati delle fatture emesse e ricevute nel terzo trimestre 2018. Inoltre i produttori agricoli, sono stati esonerati da questo adempimento. Il decreto Dignità, pertanto, ha fissato le nuove scadenze per l’invio dello spesometro 2018.
Si evidenzia che non siamo di fronte ad una nuova disposizione o ad una nuova semplificazione fiscale, ma vi è stata solamente la conferma di una norma già in essere tuttavia prevista in via opzionale.
Il collegato fiscale alla Legge di Bilancio 2018 (D.L. 148/2017) aveva già stabilito la possibilità di inviare lo spesometro 2018 con cadenza semestrale anziché trimestrale e quindi, per il terzo trimestre, la scadenza era già fissata al 28 febbraio 2019.
Tra le novità che meritano evidenza vi è l’esonero per i piccoli produttori agricoli assoggettati a regime Iva speciale.
Ciò che non è cambiato con il Dl Dignità è la data della comunicazione delle liquidazioni periodiche IVA e la sua obbligatorietà.
Come stabilito dall’ultima legge di Bilancio, lo Spesometro verrà abolito dal 1° gennaio 2019, con il conseguente obbligo di fattura elettronica tra privati. Nel corso dell’anno non sarà più necessario la comunicazione Iva delle fatture emesse, in quanto grazie all’e-fattura, l’Agenzia delle Entrate avrà già tutti i dati a disposizione.“
Spesometro: che cos’è?
Lo spesometro è un’elaborazione delle fatture IVA e delle vendite al dettaglio ad acquirenti stranieri; l’elaborazione produce un file nel formato prestabilito. La trasmissione all’Agenzia delle entrate può essere effettuata direttamente dal contribuente, se preventivamente registrato al servizio Entratel, oppure tramite un intermediario autorizzato.
Lo spesometro è presentato dai soggetti passivi ai fini IVA (attività con partita IVA) tra cui aziende, commercianti, artigiani e liberi professionisti, con esclusione di una definita platea di soggetti.