sospensione-tassa-gare-pa-impreseL’Anac si rivolge al Governo chiedendo l’adozione di un intervento normativo urgente che esoneri le stazioni appaltanti e gli operatori economici dal versamento della contribuzione.


Sospensione Tassa sulle gare a carico di Pa e Imprese: a richiederlo è l’ANAC con una delibera di recentissima pubblicazione, la delibera 289/2020.

Si tratta di un contributo da versare direttamente all’ANAC in base alla legislazione vigente.

Infatti le amministrazioni che vogliono bandire un appalto e gli operatori economici che intendono prendervi parte devono corrispondere un contributo all’Anac per la vigilanza che essa svolge sul settore dei contratti pubblici.

Per le imprese si va da 20 euro per gli appalti compresi fra 150mila e 300mila euro fino a 500 euro per le gare di importo superiore ai 20 milioni; da 30 a 800 euro il contributo previsto invece per le stazioni appaltanti.

Sospensione Tassa sulle gare a carico di Pa e Imprese

In pratica si chiede di sospendere fino al 31 dicembre i contributi da versare all’Anac per indire o partecipare a una gara d’appalto. È questa la richiesta avanzata al Governo dall’Autorità nazionale anticorruzione con l’obiettivo di contribuire alla ripresa economica del Paese.

Per agevolare il sistema produttivo e soprattutto alleggerire gli operatori dagli oneri dovuti, con la delibera n. 289, approvata nell’adunanza di ieri, l’Anac si rende disponibile a rinunciare fino a fine anno al sistema di autofinanziamento che la legge le riconosce.

Secondo le stime dell’Autorità, basate sui dati del 2019, imprese e amministrazioni potrebbero, conseguire un risparmio di oltre 40 milioni di euro. Questo ovviamente qualora la proposta venisse accolta mediante una urgente modifica normativa.

Si tratta dunque di un provvedimento dai risvolti direttamente economici, deciso dall’Anac per offrire il proprio fattivo contributo al Paese, che però diverrà operativo solo a partire dall’entrata in vigore della norma proposta.

A questo link il testo completo della Delibera.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it