I dati sulla ricognizione delle partecipate: ecco il quadro fornito da un elaborazione del MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze.
La ricognizione straordinaria delle partecipazioni societarie possedute dalle amministrazioni pubbliche. La ricognizione straordinaria è prevista dal nuovo Testo Unico delle partecipate introdotto con la riforma del Ministro della P.A., Marianna Madia (D.lgs. 175/2016). L’operazione prevedeva entro tale data la comunicazione al Ministero dell’Economia e delle Finanze dei piani di razionalizzazione delle amministrazioni pubbliche interessate. La rilevazione dei dati, il primo risultato tangibile della riforma, ha già determinato un quadro delle società partecipate che le amministrazioni hanno stabilito di alienare o razionalizzare.
Dalla verifica risulta che le società a partecipazione diretta delle amministrazioni sono 4.701. L’analisi di tale campione denota già alcuni significativi risultati del processo di riforma: circa una su tre di queste sarà interessata da interventi di dismissione. Nello specifico, si evidenzia che:
- Di 2.558 società in cui gli enti possiedono, singolarmente o nel loro complesso, la maggioranza del capitale, 747 sono le società interessate da procedure di dismissione e 118 le società oggetto di procedure di fusione;
- Di 2.143 società in cui gli enti, nel loro complesso, non detengono la maggioranza del capitale, 785 sono le società da cui gli enti intendono uscire dalla compagine azionaria.
Secondo quanto emerge dai dati forniti dal Mef, saranno 1.532 le società partecipate dimesse dagli enti pubblici; in pratica, circa una società su tre.