Sistema Tessera Sanitaria: proroga per i contribuenti che non vogliono che le proprie spese sanitarie del 2017 siano acquisite dall’Agenzia delle Entrate ai fini della dichiarazione dei redditi precompilata 2018.
Sistema Tessera Sanitaria. I contribuenti che non vogliono che le proprie spese siano acquisite dall’Agenzia delle Entrate potranno esercitare il diritto d’opposizione fino al 9 Marzo. A comunicare la proroga della scadenza per l’invio dei dati al sistema TS è il provvedimento ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.
Le spese consultabili – si legge in una nota – sono quelle documentate dagli scontrini, ricevute fiscali e fatture, emesse dalle strutture sanitarie:
- Farmacie;
- Parafarmacie;
- Asl;
- Laboratori;
- Ambulatori;
- Ospedali;
- Case di cura;
- Medici chirurghi, odontoiatri, psicologi, veterinari;
- Professionisti sanitari (infermieri, tecnici di radiologia).
Questi hanno provveduto a trasmettere informaticamente tali dati al Sistema tessera sanitaria entro la scadenza prevista.
Alla proroga hanno anche diritto enti, casse e società di mutuo soccorso aventi esclusivamente fine assistenziale e fondi integrativi del Servizio sanitario nazionale se viene soddisfatta una condizione:
- Nell’anno precedente devono aver ottenuto l’attestazione di iscrizione nella relativa Anagrafe, nonché altri fondi, comunque denominati.
Avranno tempo fino al 9 marzo per trasmettere all’Agenzia delle entrate i dati relativi alle spese sanitarie rimborsate per effetto dei contributi versati, nonché i dati relativi alle spese sanitarie rimborsate, che comunque non sono rimaste a carico del contribuente.
La proroga riguarda esclusivamente i rimborsi erogati nel 2017.
Per maggiori informazioni sulla Tessera Sanitaria e sul PIN potete consultare il nostro approfondimento: PIN Tessera Sanitaria: cos’è, a cosa serve, come ottenerlo.