“Ridurre le tasse per rilanciare consumi e investimenti è un obiettivo che i Sindaci condividono. Anche perché noi Sindaci viviamo ogni giorno con i nostri cittadini il disagio di un sistema fiscale pesante e spesso iniquo. Ben vengano le proposte di Renzi per eliminare la Tasi sulla prima casa, l’Imu sui terreni agricoli e ridurre l’Ires sulle imprese e l’Irpef sulle famiglie. E’ una grande occasione per chiudere anni di tagli e tasse e aprire finalmente una stagione nuova che superi il Patto di stabilità, restituisca autonomia ai Comuni, ridisegni finanza locale e politica fiscale, garantendo risorse per servizi e investimenti. La prossima legge di stabilità sarà il banco di prova per tutti. Non c’è da parte dei Sindaci alcuna obiezione.
Condividiamo questa sfida”. Lo ha affermato il presidente dell’Anci Piero Fassino commentando l’annuncio del premier di voler eliminare la tassa sulla prima casa e di intervenire sulle altre imposte. “Il problema che si pone ora è come garantire ai Comuni di avere le risorse per erogare i servizi pubblici che oggi in buona parte sono sostenuti dalle risorse della Tasi – ha aggiunto Fassino – Mettiamoci intorno a un tavolo e ragioniamo. La tassa sulla prima casa è un tributo impopolare e molto oneroso – ha ammesso il presidente dell’Anci – Proprio per questo i Comuni nei loro bilanci hanno introdotto delle detrazioni. Siamo favorevoli a superarla. Credo ci siano delle soluzioni ragionevoli. Suggerisco, ad esempio, la possibilità di lasciare ai Comuni l’altro 50% dell’Imu sulle seconde case. Nel complesso, la rivoluzione del fisco annunciata da Renzi – ha proseguito – richiede anche che si affrontino molti altri nodi, come il superamento del Patto di stabilità. Noi siamo pronti a discuterne”.