Nel 2024, si allarga la platea dei contribuenti che potranno usufruire del 730 fai da te: ecco chi sono i 5 milioni di cittadini in più.
Quest’anno ben 5 milioni di contribuenti in più potranno accedere alla dichiarazione dei redditi semplificata.
A definire l’ampliamento della platea è il decreto attuativo della Delega fiscale, incentrata sulla semplificazione degli adempimenti, che sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale a breve.
Si tratta di una delle diverse modifiche relative alla dichiarazione dei redditi Irpef, contenuta nel decreto Adempimenti.
Ecco chi saranno i beneficiari di questa novità.
730 fai da te: si allarga la platea dei destinatari
Il decreto attuativo della Delega fiscale sulla semplificazione degli adempimenti è stato approvato, in via definitiva, dal Consiglio dei Ministri, prima di Natale e si appresta a “sbarcare” sulla Gazzetta Ufficiale.
La novità prevede l’estensione del Modello 730 ad una larga fetta di contribuenti, ma non a chi ha la partita iva.
Il Modello 730, infatti, rimane lo spartiacque tra chi ha una partita iva aperta e chi no.
Perciò, chi ha una propria posizione Iva (anche col regime forfettario) come lavoratore autonomo, imprenditore o professionista dovrà continuare ad utilizzare il Modello Redditi.
Ma con la nuova misura, il modello 730 diventerà lo strumento per dichiarare altri redditi, che finora non erano compresi.
Il decreto legge stabilisce che, nella dichiarazione dei redditi semplificata, potranno essere indicate tutte le tipologie reddituali riconducibili alle persone fisiche non titolari di partita iva.
Un esempio sono i contribuenti titolari di redditi di natura finanziaria, oppure coloro che hanno effettuato investimenti all’estero.
Anche chi ha un sostituto d’imposta, che effettua rimborsi o conguagli, potrà avvalersi della possibilità di presentazione senza sostituto, chiedendo all’Agenzia delle Entrate il rimborso, se spettante o pagando l’eventuale debito d’imposta.
In questo modo, la platea dei contribuenti che utilizzano il Modello 730 potrebbe aumentare di 5 milioni. Il Modello è già utilizzato da 20 milioni di contribuenti, tra lavoratori dipendenti e pensionati, secondo i dati di Confindustria.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it