Sgravi Fiscali nel mirino delle promesse elettorali: rischiano una sforbiciata? Ad affermarlo l’Ufficio Studi della CGIA Mestre.
Gli effetti delle detrazioni, delle deduzioni fiscali, delle cedolari secche e dei i crediti di imposta che riducono il prelievo sui contribuenti italiani (le cosiddette “tax expenditures”) sono 466. Queste costano allo Stato 54 miliardi di euro all’anno. Lo segnala l’Ufficio studi della CGIA Mestre.
A questo importo vanno accostate le detrazioni ai fini Irpef che interessano i lavoratori dipendenti e gli autonomi (37,8 miliardi di euro). Da aggiungere anche le detrazioni per i familiari a carico (11,3 miliardi) e una serie di altre agevolazioni.
A tutte queste vanno aggiunte anche le spese fiscali relative ai tributi locali. Si tratta di misure che assicurano una riduzione del prelievo su Irap, Tari, Imu, Tasi e Tosap (tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche). Complessivamente lo sgravio riferito alle tasse locali ammonta a 38,7 miliardi di euro all’anno.
Afferma il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA, Paolo Zabeo:
“Questo tesoretto, costituito in linea generale da oltre 142 miliardi, è finito nel mirino delle promesse elettorali presentate in questi giorni dai big della politica nazionale. La riduzione delle tasse, l’aumento delle pensioni minime o l’introduzione del reddito di cittadinanza potrebbero essere in gran parte realizzate attraverso una sforbiciata a queste agevolazioni che, quasi sicuramente, andranno però a penalizzare chi oggi beneficia di queste misure”.
In allegato lo studio completo della CGIA Mestre.