Con l’introduzione dello Scontrino Fiscale Elettronico da Luglio 2019 cosa cambia? Ecco alcune anticipazioni sulle novità.
Si prepara l’addio al vecchio scontrino o alla vecchia ricevuta fiscale.
In base al nuovo Decreto Fiscale, infatti, dal 1° luglio entrerà in vigore lo scontrino elettronico o telematico per i commercianti al dettaglio. All’inizio sarà limitato ai commercianti al dettaglio con un volume d’affari annuo superiore ai 400mila euro.
Dal 1° gennaio 2020, invece, sarà applicato praticamente a tutti.
Scontrino Fiscale Elettronico da Luglio 2019: cosa cambia?
I negozianti dovranno in pratica sostituire i registratori di cassa analogici con quelli digitali, o adattare quelli in uso con un software, per renderli collegati direttamente all’Agenzia delle Entrate.
Il nuovo scontrino verrà quindi emesso da speciali registratori di cassa in grado di inviare per via telematica ogni singolo corrispettivo giornaliero all’Agenzia delle Entrate. Tutti i dati trasmessi poi potranno essere visualizzati dal contribuente nel proprio cassetto fiscale sul sito dell’Agenzia.
L’Agenzia delle entrate, dal canto suo, ha definito, con provvedimento del 28 ottobre 2016, le informazioni da trasmettere, le regole tecniche, gli strumenti e i termini per la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri, e ha pubblicato sul proprio sito una serie di chiarimenti sull’utilizzo dei registratori telematici e dei misuratori fiscali, nonché su specifiche problematiche segnalate dai contribuenti.
L’adempimento potrà essere realizzato avvalendosi dei registratori telematici (Rt) o di server telematici (St), i cui modelli siano stati approvati dalle Entrate. In alternativa, si potrà utilizzare una procedura web, fruibile anche da dispositivi mobili, messa a disposizione gratuitamente dall’Agenzia sul portale «Fatture e corrispettivi».
Le proteste di Confcommercio
Nella lettera che Sangalli ha inviato a Tria — Confcommercio chiede al governo di rinviare al 1° gennaio 2020 l’entrata in vigore dell’obbligo per i commercianti al dettaglio di trasmissione telematica dei corrispettivi anche per i soggetti con un volume d’affari superiore a 400 mila euro».«Si ritiene — evidenzia ancora Sangalli — che i tempi per l’entrata in vigore dal prossimo luglio del nuovo obbligo, peraltro introdotto a soli pochi mesi dall’obbligo della fatturazione elettronica nei rapporti tra soggetti privati e in concomitanza del debutto in dichiarazione dei redditi dei nuovi “Indici sintetici di affidabilità fiscale” (Isa), siano troppo brevi».