Anche per il mese di gennaio 2025 e con l’inizio dell’anno nuovo diverse scadenze fiscali da segnare sul calendario, che interesseranno contribuenti e aziende: ecco quali sono.


I contribuenti e le aziende italiane anche nel 2025 appena cominciato sono chiamati a rispettare diverse scadenze fiscali, che comprendono adempimenti legati all’IVA, alla gestione dei contributi previdenziali, e al pagamento delle imposte rateizzate.

Questo articolo ne elenca le principali con l’obiettivo di offrire un quadro chiaro delle date da tenere presenti per evitare sanzioni.

Le scadenze fiscali di gennaio 2025

Rispettare queste scadenze è essenziale per evitare eventuali sanzioni e problematiche burocratiche. Il calendario fiscale, ricco di date cruciali, può sembrare complesso, ma una pianificazione attenta e l’assistenza di professionisti qualificati possono agevolare la gestione degli adempimenti.

Anche gennaio, è fondamentale ricordare che, in caso di coincidenza con giorni festivi o il sabato, i termini di pagamento sono automaticamente prorogati al primo giorno lavorativo successivo.

13 gennaio: comunicazione delle ritenute su compensi non fissi

Entro questa data, le pubbliche amministrazioni devono comunicare le ritenute fiscali applicate ai compensi non fissi erogati ai propri dipendenti. Questa scadenza riguarda in particolare le somme corrisposte per attività straordinarie, premi o incarichi aggiuntivi rispetto alla retribuzione ordinaria. La comunicazione è fondamentale per garantire la corretta registrazione delle trattenute fiscali e il rispetto degli obblighi tributari.

15 gennaio: rateizzazione del canone TV e assistenza fiscale

  • Comunicazione ai pensionati: Gli enti previdenziali devono informare i pensionati se la loro richiesta di rateizzazione del canone TV è stata accolta o respinta. Questo processo coinvolge principalmente coloro che hanno scelto di addebitare il canone TV direttamente sulla pensione in rate mensili.
  • Dichiarazione dei sostituti d’imposta: I sostituti d’imposta, come i datori di lavoro o gli enti pensionistici, devono dichiarare se intendono prestare assistenza fiscale ai loro contribuenti per l’elaborazione del modello 730. Tale dichiarazione è cruciale per organizzare l’assistenza ai lavoratori e ai pensionati nei mesi successivi.

16 gennaio: versamenti fiscali

Questa data è particolarmente densa di adempimenti:

  • Imposte sostitutive relative all’Irpef: Include il pagamento delle imposte per i contribuenti che beneficiano di regimi agevolati, come il regime forfettario.
  • IVA del mese precedente: I soggetti passivi IVA devono versare l’imposta maturata a dicembre.
  • Somme relative agli incrementi di produttività: Le aziende devono versare le imposte sui premi di produttività erogati ai dipendenti, beneficiando di un trattamento fiscale agevolato se rispettano i requisiti normativi.

20 gennaio: trasmissione dati sul canone TV e regime MOSS

  • Canone TV: Gli enti pensionistici e pubblici hanno l’obbligo di trasmettere all’Agenzia delle Entrate l’elenco dei soggetti a cui è stata concessa la rateizzazione del canone TV. Questa procedura permette un monitoraggio accurato dei pagamenti rateali.
  • Dichiarazione trimestrale IVA – regime MOSS: Questa scadenza riguarda i soggetti che forniscono servizi elettronici, di telecomunicazione e radiodiffusione a privati nell’UE. Il regime MOSS (Mini One Stop Shop) consente di dichiarare e versare l’IVA in un unico Stato membro, semplificando gli obblighi fiscali transfrontalieri.

31 gennaio: dichiarazione sostitutiva del canone TV

Entro la fine del mese, i contribuenti che non possiedono un televisore devono presentare la dichiarazione sostitutiva all’Agenzia delle Entrate. Questo adempimento permette di essere esonerati dal pagamento del canone per l’anno in corso. La mancata presentazione della dichiarazione comporta l’obbligo di versare il canone, anche in assenza di apparecchi televisivi.