Roma, ha pochi giorni per salvarsi dal commissariamento. Il decreto legge licenziato dal governo oggi inizia il suo iter di conversione alla Camera, mentre l’Aula Giulio Cesare inizierà un dibattito, che promette essere acceso, per stilare un piano di rientro da sottoporre all’esecutivo per l’approvazione. Intanto il Campidoglio ha lanciato un’iniziativa sul sito comune.roma.it affinchè i cittadini inviino all’amministrazione le proprie proposte per ridurre i costi dell’amministrazione. Ignazio Marino che ha già annunciato che non sarà il commissario liquidatore della città ha un compito importante in questa fase delicata di passaggio. Roma, bisogna ricordare che è già commissariata dal 2008 quando l’allora premier Silvio Berluconi nominò un commissario per il debito che gravava sulla città, circa 22 miliardi di euro (oggi scesi a 16), creando secondo la Corte dei Conti un “caso unico”, ovvero una città con due bilanci. Questa situazione avrebbe dovuto agevolare le amministrazioni ad assumere dei correttivi che invece non sono stati presi creando la situazione attuale.

Intanto si è creata una cabina di regia per affrontare la situazione disastrata delle casse comunali e delle sue partecipate, composta da: il sottosegretario all’economia, Giovanni Legnini,  il vicesindaco di Roma Luigi Nieri, l’assessore al Bilancio Daniela Morgante, l’assessore ai Trasporti Guido Improta  la coordinatrice della giunta Alessandra Cattoi, il capo di gabinetto Luigi Fucito, il segretario generale del Campidoglio Liborio Iudicello, il segretario del Pd Lazio Fabio Melilli, il deputato Marco Causi (ex assessore al bilancio con Veltroni) e il presidente della commissione Bilancio di Roma Capitale Alfredo Ferrari.

FONTE: Agenzia Parlamentare (www.agenparl.it)

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