rottamazione-quater-decaduti-rottamazione-terInteressanti chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione: l’adesione alla Rottamazione-quater consentita anche ai decaduti della Rottamazione-ter.


La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto una nuova Definizione agevolata per i debiti contenuti nei carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, anche se ricompresi in precedenti misure agevolative di cui si è determinata l’inefficacia.

La disposizione prevede la facoltà, per il contribuente, di estinguere i debiti iscritti a ruolo senza corrispondere le somme affidate all’Agente della riscossione a titolo di interessi e sanzioni, interessi di mora e aggio.

Maggiori informazioni sono disponibili qui.

Si ricorda inoltre che un recente provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate dà attuazione a una delle misure di tregua fiscale previste dall’ultima legge di Bilancio (articolo 1, commi da 186 a 202, L. n. 197/2022), che consente di definire in maniera agevolata le controversie tributarie pendenti in cui è parte l’Agenzia.

Maggiori informazioni su questa misura sono disponibili qui.

Rottamazione-quater anche per i decaduti della Rottamazione-ter

In una recente nota arrivano aggiornamenti interessanti anche per tutti coloro che, per un motivo o per un altro, risultano decaduti dalla precedente Rottamazione-ter.

A seguito delle richieste di chiarimento pervenute, Agenzia delle entrate-Riscossione ricorda che la Legge di Bilancio per il 2023 (Legge n. 197/2022) consente anche a coloro che hanno aderito alla Rottamazione-ter, a prescindere se in regola con i pagamenti, di presentare domanda per accedere alla nuova Definizione agevolata (Rottamazione-quater) che prevede, oltre alla cancellazione delle sanzioni e degli interessi di mora, anche la cancellazione degli interessi iscritti a ruolo e dell’aggio.

Possono quindi presentare istanza anche tutti coloro che, per qualsiasi motivo, non sono riusciti a pagare entro i termini le rate della Rottamazione-ter per l’anno 2022. Pertanto risultano compresi all’interno di questa sanatoria anche coloro che, nei primi giorni di dicembre, hanno riscontrato malfunzionamenti dei servizi telematici di pagamento a causa dall’elevato numero di accessi.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it